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Cronaca Castrignano del Capo

Sbarco di migranti, gommone bloccato davanti alla Grotta delle Tre Porte

La guardia costiera li ha fermati in mare. In quattordici, fra cui donne e minori, erano già scesi vicino a Torre Marchiello

SANTA MARIA DI LEUCA – Con il gommone stavano forse per prendere il largo, o magari erano in cerca di un luogo appartato per ormeggiare e sparire dalla circolazione, su quella terraferma già raggiunta dai migranti che avevano appena trasportato e lasciato sbarcare nei pressi di Torre Marchiello, sulla litoranea di Leuca, in direzione di San Gregorio. Li hanno fermati i militari della guardia costiera di Santa Maria di Leuca, avvisati da un cittadino che ha visto lo sbarco in diretta, verso le 18 di ieri, e che s’è subito precipitato presso l’Ufficio locale marittimo, nel porto, per avvisare i militari.

Sono sedici, in tutto, gli stranieri fermati nella serata. I due che si trovavano alla guida del gommone, sedicenti curdi, sulla trentina d’anni, più altri quattordici (sette uomini, due donne, cinque minori, alcuni meno di 12 anni) che si stavano spostando lungo la strada, dopo essere risaliti per la scogliera. Questi ultimi, sono stati rintracciati dai carabinieri della stazione di Castrignano del Capo. Si tratta perlopiù di iracheni. Fra loro, anche qualche siriano.   

L'avvistamento 

Come detto, tutto ha avuto inizio intorno alle 18, quando un uomo ha notato dall’alto l’arrivo del gommone bianco e la discesa a terra di più persone. Avvisata la guardia costiera, sono subito uscite verso il mare due motovedette, la Cp 886 e la Cp 766, anche per verificare qualora vi fossero dispersi nelle acque. E, proprio durante le ricerche, il personale a bordo della Cp 766 ha notato il gommone all’altezza della nota Grotta delle Tre Porte. I militari si sono subito avvicinati e l’hanno bloccato. I due a bordo sono stati riportati a terra e, con la squadra investigativa interforze, sono iniziati gli accertamenti.

Posizioni vagliate

La loro posizione è staa vagliata incrociando diversi aspetti fra loro. Non si è proceduto al fermo. Il testimone che ha notato per primo lo sbarco era troppo lontano per distinguere i volti. Sono stati ascoltati anche gli altri stranieri che erano a bordo. E quanto pare i due fermati sul gommone sarebbero anche loro migranti.

I quattordici rintracciati in serata, intanto, sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Dalle prime informazioni assunte, sembra che il gruppo sia partito alcune ore prima da un’isola greca. La guardia costiera, da alcuni dettagli, ipotizza che quest’isola possa essere Corfù.

Lo sbarco precedente

Quello di ieri è stato il primo sbarco segnalato nel Salento dopo un mese di calma. Risale al 10 agosto scorso, infatti, l’ultimo arrivo, che s’è verificato sempre a Leuca, ma con ben altri numeri: ottantasei, infatti, erano stati i migranti intercettati nel pomeriggio di quel giorno. Forse è l’avvisaglia di una ripresa delle lucrose attività gestiste da organizzazioni criminali e che vedono anche il Salento fra le rotte privilegiate.

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