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Cronaca Ruffano

Scarichi dalla lavorazione industriale giù nel terreno

Denunciato dalla Guardia di finanza il titolare di una azienda per la lavorazione dei metalli a Ruffano. Da una cisterna per la raccolta delle acque reflue, attraverso un tubo, lo scarico nel terreno

C'era qualcosa che non andava in quegli scarichi di liquidi provenienti dalla lavorazione dei metalli e per questo il titolare della società è stato denunciato. Dell'anomalia se ne sono accordi gli uomini della Guardia di finanza di Gallipoli dopo avere effettuato un controllo in materia di polizia ambientale presso un'azienda di Ruffano. Una volta lì i militari si sono accorti che su una delle due vasche adibite alla raccolta delle acque reflue da depurare, era stato installato un tubo per il deflusso del liquido direttamente nel terreno.

A quel punto i finanzieri hanno sottoposto a sequestro l'impianto di scarico di acque industriali provenienti dai processi di lavorazione dell'azienda. Inoltre, da riscontri documentali, è stato appurato che l'impianto era sprovvisto dell'autorizzazione abilitante allo scarico delle acque.

In un'altra operazione condotta sempre dalla Guardia di finanza di Gallipoli, sono state sequestrate nella cittadina ionica 10 tonnellate di frutta e individuato un evasore totale e due lavoratori in nero. Tre, dunque, le persone segnalate all'autorità amministrativa e cinque controllate in tutto, di cui due commercianti erano completamente sconosciuti al fisco, mentre altri tre, pur avendo la licenza per venditori ambulanti, di fatto avrebbero scambiato un luogo pubblico per un area su cui posizionarsi col banchetto e vendere quotidianamente frutta, in alcuni casi senza nemmeno registratore di cassa. Così, sono partite le sanzioni e il sequestro della merce.

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