rotate-mobile
Cronaca Cutrofiano

Scarpe rubate e contraffatte nello store, condanna a 3 anni e mezzo

Tre anni e sei mesi di reclusione è la pena che è stata inflitta nei confronti di Fernando Russo, 43enne, amministratore del megastore "Via Montenapoleone" a Cutrofiano, accusato di ricettazione e di commercio di prodotti falsi

LECCE – La lotta alla contraffazione e alla tutela dei marchi sono uno dei settori che vede costantemente impegnati gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Lecce. Il Salento, infatti, è da anni crocevia di merce abilmente contraffatta o di provenienza illecita, smerciata, molto spesso, come articoli d’alta moda. La sentenza emessa ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Galatina, Giovanni Gallo, segna un precedente importante in tal senso. Tre anni e sei mesi di reclusione è, infatti, la pena inflitta nei confronti di Fernando Russo, 43enne, amministratore di fatto (all'epoca) del megastore “Via Montenapoleone” a Cutrofiano, accusato di ricettazione e di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

L’inchiesta nacque, quasi per caso, nell’ottobre del 2008 quando un finanziere fuori servizio, in cerca con la moglie di un paio di scarpe Gucci da acquistare, rimase colpito dallo sconto eccessivo (addirittura il 50 per cento) che il negozio in questione riusciva a praticare ai propri clienti. Dalla sua segnalazione nacque un’articolata e immediata ispezione che fece emergere un quadro davvero allarmante. Le fiamme gialle, infatti, accertarono che ben 306 paia di scarpe Gucci in vendita nel megastore facevano parte di uno stock di 6mila pezzi rubati nel luglio precedente a Recanati. Moltissime, invece, le scarpe che erano state invece abilmente contraffate, tutte di aziende importanti come Hogan e Tod’s. Proprio quest’ultima società si è costituita parte civile con l’avvocato Roberta Castrignanò. Nei confronti della nota azienda di calzature il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 5mila euro.

Subito dopo il blitz finirono agli arresti domiciliari i fratelli Fernando e Pierluigi Russo, 33 e 40 anni, amministratore di fatto e gestore del punto vendita, e per Antonella Sanzico, 41 anni, moglie di Pierluigi Russo. La coppia ha già chiuso la propria vicenda giudiziaria con un patteggiamento.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scarpe rubate e contraffatte nello store, condanna a 3 anni e mezzo

LeccePrima è in caricamento