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Cronaca

Il gip fa scattare l'interdizione per cinque professionisti indagati

Sono avvocati, farmacisti e un commercialista. Le vicende a Brindisi. Due di loro, torinesi, hanno residenza nel Leccese

BRINDISI – Per quattro mesi non potranno esercitare. La misura interdittiva dell’esercizio della professione è stata notificata a due avvocati, due farmacisti e un commercialista dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Brindisi, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura. I fatti riguardano il solo territorio di Brindisi, dove esercitano i professionisti. Due di loro, torinesi, hanno però formale residenza in provincia di Lecce ed è qui che è arrivata la comunicazione.

Gli accertamenti delle fiamme gialle, che hanno riguardato, in particolare le vicende proprietarie di una farmacia, avrebbero fatto emergere violazioni da parte dei professionisti, indagati per reati previsti dalla normativa fallimentare e per estorsione. La notificazione è stata eseguita mentre i militari erano impegnati nell’acquisizione di ulteriori elementi probatori nel corso delle perquisizioni a Torino, Brindisi e in provincia di Lecce. 

I riscontri investigativi, un’analisi della contabilità della società concordataria, hanno permesso di accertare una distrazione di liquidità dalle casse societarie ammontante a circa 2 milioni di euro. Si è così configurato il reato di bancarotta fraudolenta.

A due degli indagati, è stato contestato anche il reato di estorsione commesso ai danni dei dipendenti della farmacia concordataria, i quali sono stati costretti a formalizzare rinunce espresse ai corrispettivi loro spettanti per mensilità non retribuite e Tfr non corrisposto per 90mila euro circa, quale condizione per il mantenimento del rapporto di lavoro.

Il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Brindisi è stato reso noto anche agli Ordini professionali d’iscrizione di ciascuno degli indagati.

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