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Cronaca Via Taranto

Si presenta con una denuncia di smarrimento e pretende la vincita

Un extracomunitario sostiene di aver vinto 2mila e 400 euro giocando nel Punto Snai di via Taranto ma di aver smarrito il tagliando. Ha denunciato i fatti ai carabinieri ed è tornato nel centro. E il gestore ha chiamato la polizia

 

LECCE – Lui va dai carabinieri, convinto di avere la ragione dalla sua, il gestore chiama la polizia, quando vede che gli animi si surriscaldano troppo e che la situazione rischia di assumere una brutta piega. Per fortuna, nessuna rissa, né denunce, né altro, ma la storia, che pur sfiora involontariamente il grottesco, muove a una riflessione, perché nasce in quel substrato sociale che vive continue difficoltà, quel variegato mondo di persone che, per tirare avanti, sono costrette a sbarcare il lunario con lavori di fortuna, magari sfiorando a volte i margini dell’illegalità.

E allora, cosa di meglio, se non una regolare vincita in soldi freschi, con una schedina azzeccata, per una boccata d’ossigeno puro nelle sfiancati vicissitudini quotidiane? I centri di raccolta scommesse sono diventati poli d’attrazione irresistibili, sorgono come funghi negli angoli più disparati delle città italiane, diventano per molti una sorta di rifugio in cui coltivare sogni e speranze.

Un extracomunitario, con permesso in regola e la passione per le puntate sportive, sostiene di aver vinto 2mila e 400 euro nel Punto Snai di via Taranto. Ci si campa decentemente un paio di mesi, con quei soldi, e, per chi sa fare economia, anche di più.  Problema. Al momento di ritirare l’incasso, l’amara scoperta: il tagliando vincente era sparito. Dove sarà finito? Non sapendo che pesci prendere, l’extracomunitario ha pensato bene di recarsi nella caserma dei carabinieri più vicina, quella del rione Santa Rosa. E qui, ha sporto denuncia di smarrimento. Dopodiché, non ci ha pensato su due volte: è subito tornato in via Taranto, pretendendo, con il foglio sventolato sotto il naso del personale, che gli fosse resa la vincita.

E’ dovuto intervenire il gestore, a quel punto, il quale ha cercato di placare il nervosismo del giovane, fino alla decisione di chiamare il 113, quando deve aver ritenuto che si stesse passando il segno della discussione. Una volante è scattata sul posto e così, per la seconda volta nell’arco di una mattinata, la questione è diventata di competenza delle forze dell’ordine. Il quadro, per fortuna, non è precipitato. Ma il giovane, i soldi, non li ha (ovviamente) visti. Bastasse una semplice denuncia di smarrimento per avanzare pretese, le casse dei centri scommesse sarebbero svuotate in pochi minuti.    

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