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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Leverano

“Richiamati dalla cassa integrazione, ma senza essere pagati”: Fiom proclama sciopero

Incroceranno le braccia per otto ore, nella giornata di mercoledì, 31 lavoratori dell’azienda Supermonte di Leverano, operante nella produzione di contenitori in acciaio

LEVERANO – Fiom Cgil proclama otto ore di sciopero nella giornata di domani per 31 dei 48 lavoratori richiamati al lavoro dalla cassa integrazione. Senza però essere pagati. La vicenda denunciata dal sindacato parte da Leverano presso l’azienda Supermonte, specializzata nel settore della produzione di contenitori in acciaio per il trasporto di birra, vino e olio. Una piccola commessa arrivata di recente e i vertici  aziendali hanno richiamato i dipendenti al lavoro, facendoli rientrare dalla cassa integrazione. Senza tuttavia corrispondere la retribuzione.

 “L’atteggiamento dell’azienda calpesta la dignità dei lavoratori e non tiene in alcun conto le difficoltà e le preoccupaziPHOTO-2022-08-02-19-16-31-3oni che vivono i suoi dipendenti”, dichiara il segretario della Fiom di Lecce Di Gioia. “Da alcuni mesi la direzione aziendale spiega ai lavoratori che non è nelle condizioni di erogare gli stipendi, adducendo una serie di motivazioni non documentate”. Questa l’accusa mossa dall’organizzazione sindacale di via Merine che denuncia una situazione che si trascinerebbe da troppo tempo. Agli ultimi accadimenti, si sommerebbero anche altri motivi di malcontento, tra i quali accordi al ribasso in danno dei lavoratori e delle rivendicazioni alle quali i dipendenti avrebbero rinunciato.

“Il paradosso è che gli operai trovano conveniente stare a casa in cassa integrazione (con il pagamento diretto dell’Inps), piuttosto che andare in fabbrica a lavorare. Il 25 luglio, nella sede di Confindustria, è stato messo a verbale che l’azienda avrebbe erogato gli stipendi di maggio e giugno, ma in queste ore nelle tasche dei dipendenti, e non di tutti, sono arrivate le retribuzioni del solo mese di maggio. La proprietà, inoltre, da oltre un anno annuncia in tutte le sedi l’imminente presentazione di un piano industriale per il rilancio dell’azienda, in grado di dare una prospettiva occupazionale di lungo termine. A questa situazione insostenibile è necessario porre fine definitivamente”, conclude il segretario leccese della Fiom.

Qui la replica dell'azienda.

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