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Cronaca Nardò

Scomparso nel nulla, “Controllate nelle vostre abitazioni disabitate”

Ancora nessuna notizia di Marcello Pantaleo, 39enne residente a Santa Maria al Bagno, marina di Nardò. La Prefettura chiede aiuto alla cittadinanza

NARDO' - Proseguono senza sosta le ricerche di Marcello Pantaleo, il 39enne residente a Santa Maria al Bagno, marina di Nardò, di cui si sono perse le tracce il 24 dicembre scorso. Si procede via terra e via mare con tutti i mezzi disponibili, ma ancora non si hanno notizie dell’uomo, la cui scomparsa è stata denunciata dai familiari quattro giorni fa. La Prefettura di Lecce che sta coordinando le ricerche in particolare in località Santa Caterina, dove era stata rinvenuta l’auto di Pantaleo, chiede aiuto alla cittadinanza, in particolare ai proprietari delle abitazioni della zona attualmente disabitate, dove non si esclude la possibilità possa essersi nascosto: “Verificate al loro interno, perché questi immobili, essendo privati, non possono essere ispezionati autonomamente dalle squadre di ricerca”.

Ieri in seguito al tavolo tecnico che si è tenuto nel Palazzo di viale XXV Luglio, sono state setacciate aree terrestri e marine, con l’intervento delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della capitaneria di porto, del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, dei volontari della protezione civile e della croce rossa italiana, del 118 e dell’amministrazione comunale di Nardò.

In particolare, sono state perlustrate per circa 4 chilometri le aree marine poste in prossimità della costa, con l’ausilio dei sommozzatori e speleosub per l’ispezione nelle grotte e nelle insenature, anche in profondità, e con l’impiego di droni e di un elicottero per le ricerche a più ampio raggio dall’alto. Le unità navali messe a disposizione dalla capitaneria di porto hanno invece concentrato la propria attività in alto mare, spingendosi fino a circa 2-3 miglia dalla costa.

Sono inoltre proseguite le operazioni di ricerca TAS via terra, con l’ispezione di circa cinque chilometri quadrati di superficie terrestre posta in prossimità della Torre dell’Alto, fino ad arrivare ai limiti del centro abitato della località Santa Maria al Bagno, anche con l'ausilio delle unità cinofile.

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