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Cronaca

Scontento per la paga, aggredisce gli agenti. Arrestato

L'episodio presso la sede dell'Ugl dove il fondo internazionale Gsf sta pagando gli arretrati agli immigrati sfruttati nel settore del fotovoltaico. La Uil Polizia denuncia carenza di organizzazione

LECCE - Una rissa finita con un arresto da parte della polizia. Si è conclusa in maniera piuttosto movimentata la mattinata di ieri in via Zanardelli, a Lecce, dove presso la sede del sindacato Ugl sono in corso i pagamenti degli arretrati degli immigrati impiegati, in condizioni assai dure, in alcuni cantieri del settore fotovoltaico aperti da Tecnova.

L'uomo, che è stato subito arrestato, contrariato per aver ricevuto meno di quanto si aspettava, si sarebbe agitato alzando la voce. Invitato a non complicare la situazione e a lasciare spazio al lavoratore successivo, avrebbe dato uno schiaffo in pieno volto ad una poliziotta, gesto che ha scatenato un parapiglia generale. Ristabilito un minimo d'ordine, la donna e il collega, un ispettore, sono ricorsi alle cure del pronto soccorso: nulla di grave, il bilancio è di qualche contusione ed una ferita per un morso ad un braccio.

La lunga attesa degli "schiavi del fotovoltaico" è iniziata il 14 aprile, quando il fondo internazionale Gsf che si è fatto carico delle inadempienze delle ditte appaltatrici, ha corrisposto un acconto ai lavoratori (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26998). Dal 6 maggio, da quando sono iniziati i pagamenti degli stipendi arretrati, sotto la sede dell'Ugl ci sono gli immigrati in attesa che arrivi il proprio turno (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27433).

Dopo l'assembramento dei primi giorni, si è deciso di procedere secondo un ordine scandito per giorni, un po' come avviene per gli esami universitari più affollati. Ma, evidentemente, la tensione accumulata nei duri mesi di lavoro e durante le settimane di tira e molla per avere quanto dovuto (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26777), ha giocato un brutto scherzo, tanto che anche oggi l'atmosfera non era delle migliori. Sull'episodio ha diramato un comunicato la Uil Polizia, nel quale il fatto di cronaca di Lecce è legato ai tagli del Governo nel comparto sicurezza, i cui primi effetti si avrebbero nell'organizzazione del servizio.

"E' impensabile - scrive Salvatore Annesi, segretario provinciale della sigla - che si possa garantire un servizio di ordine pubblico comandando a due poliziotti di tenere testa a trecento e più persone, conoscendo tra l'altro i trascorsi che vi sono stati, come ad esempio i lunghi sit-in sotto la Prefettura e quindi la disperazione che attanaglia questi cittadini costretti a mendicare il loro giusto compenso"

"Quello che più fa rabbia - prosegue il comunicato - è che nonostante l'accaduto e nonostante solo un caso fortuito unito all' alta professionalità dei colleghi presenti abbia consentito di potere limitare i danni fisici a delle semplici contusioni, il questore di Lecce non sia corso ai ripari rinforzando il contingente con altre unità. Al contrario, nel pomeriggio di ieri in via Zanardelli, invece di tre unità come nel turno antimeridiano, a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica sono state impiegati due colleghi".

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