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Cronaca

Scontri e devastazione durante un corteo a Cremona, arrestato 23enne leccese

Il giovane è stato arrestato all'alba di oggi dagli agenti della Digos di Bologna (città dove risiede e dove si trova attualmente recluso) con i colleghi di Cremona, perché ritenuto uno dei presunti protagonisti degli scontri con la polizia avvenuti nel corso della manifestazione dei centri sociali del 24 gennaio scorso nella città lombarda

LECCE - Nuovi guai giudiziari per Matteo Maria Pascariello, il leccese di 23 anni ritenuto vicino a Hobo, centro sociale bolognese. E' stato arrestato all'alba di oggi dagli agenti della Digos di Bologna (città dove risiede e dove si trova attualmente recluso) con i colleghi di Cremona, perché ritenuto uno dei presunti protagonisti degli scontri con la polizia avvenuti nel corso della manifestazione dei centri sociali del 24 gennaio scorso nella città lombarda.

Con il 23enne, difeso dall'avvocato Francesco Calabro del foro di Lecce, è stato arrestato dalla polizia cremonese un 30enne bresciano ritenuto un esponente del centro sociale Magazzino 47. Entrambi, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero agito a volto coperto durante le azioni. Nei loro confronti sono ipotizzati i reati di devastazione e porto di oggetti atti a offendere: in particolare al leccese si contesta il danneggiamento di tre istituti bancari e le violenza contro il comando di polizia locale.Tutte queste azioni sarebbero state condotte in concorso con altri.

Pascariello, noto nell'ambiente antagonista bolognese (ritenuto vicino anche ai movimenti leccesi Antifa e Caos), è considerato anche dagli inquirenti uno dei presunti responsabili dell'aggressione al segretario della Lega Matteo Salvini, avvenuta l'8 novembre scorso. Il suo è un nome già noto alle cronache. A gennaio del 2012, a Lecce, fu vittima di un'aggressione avvenuta nei pressi della prefettura da alcuni presunti esponenti di Casapound. Ed è anche facendo riferimento alla sua escussione,in quanto vittima, presso la questura che il personale della Digos ritiene di averlo riconosciuto senza ombra di dubbio nei fotogrammi dei video inviati dalla città lombarda dai colleghi cremonesi.

Il 23enne è anche uno degli indagati nell'inchiesta condotta dalla Digos di Lecce sugli scontri avvenuti la notte tra il 4 e il 5 settembre scorso tra presunti esponenti di Casapound (che in quei giorni a Surbo aveva organizzato un raduno nazionale, con seminari ai quali hanno partecipato anche figure politiche di spicco locali e nazionali) e di "Binario 68 occupato", il fabbricato di via Dalmazio Birago dove si radunano gli antagonisti salentini.

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