Niente scontrini, nove commercianti chiudono i battenti. Fino a una settimana
Le infrazioni contestate dai finanzieri a sei venditori di abbigliamento di origine asiatica, ma anche a una macelleria e a due ambulanti, rispettivamente di profumi e prodotti ortofrutticoli. I controlli in comuni quali Taviano, Nardò, Racale, Galatone, Galatina e Matino
LECCE – Niente scontrino? Attività chiusa. Da un minimo di tre e fino a una settimana di seguito. I militari della guardia di finanza della compagnia di Gallipoli e della tenenza di Casarano, che dalla prima dipende, nel corso dell’intero mese di maggio hanno battuto a tappeto attività commerciali di vario genere, riscontrando infrazioni in ben nove casi.
Si tratta di sei venditori di abbigliamento di origine asiatica, ma anche di una macelleria e di due ambulanti rispettivamente di profumi e prodotti ortofrutticoli. Le attività si trovano a Taviano, Nardò, Racale, Galatone, Galatina e Matino.
I provvedimenti eseguiti dalle “fiamme gialle” sono stati emessi dalla Direzione regionale delle entrate di Bari. Stando a quanto accertato, gli esercenti si sarebbero resi responsabili di quattro distinte violazioni rispetto all’obbligo di rilasciare lo scontrino fiscale ai propri clienti. Tutti casi reiterati, vale a dire constatati dai finanzieri nell’arco di cinque anni.
La cosiddetta sanzione accessoria, quella della sospensione dell’attività commerciale, s’intende ovviamente per i feriali, e quindi esclude i giorni di riposo settimanale e quelli di chiusura programmata dell’esercizio. E questo significa, per qualcuno, dover mantenere le serrande abbassate anche più di una settimana.
Dal gennaio scorso, i soli finanzieri delle varie compagnie salentine, hanno eseguito cinquantuno chiusure disposte dalle autorità, segnalando all’Agenzia delle entrate quarantotto attività per le sanzioni.