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Cronaca Porto Cesareo

Scoperti 45 ormeggi fuori legge in zona balneazione

Porto Cesareo, con l'ausilio di personale dell'Area marina protetta hanno proceduto in questo week end alla rimozione di 45 gavitelli abusivi nella "Rada di Levante", zona riservata alla balneazione

Con l'arrivo della stagione estiva via a tutte le attività fuori legge per approfittare dei turisti, offrendo loro servizi più costosi e ovviamente sempre in nero. Ma per contrastare truffe e raggiri nel settore della balneazione ci pensano i militari della Guardia costiera di Porto Cesareo, con l'ausilio di personale dell'Area marina protetta, che hanno infatti proceduto in questo week end alla rimozione di 45 gavitelli abusivi ed ai connessi corpi morti e cime di ormeggio, posizionati all'interno della "Rada di Levante", in zona riservata alla balneazione.

Si trattava di un tratto di mare repentinamente attrezzato da ignoti con lo scopo di poter offrire, richiedendo ovviamente una tariffa non dovuta, ormeggio ai piccoli natanti dei primi vacanzieri che si spostano con mezzo nautico al seguito o dei locali che, proprio in questo periodo, stanno varando le loro barche ma non riescono a trovare ormeggio presso le affollate marine locali.

Nella giornata di domenica sono stati inoltre segnalati all'autorità giudiziaria alcuni piloti di idrovolanti che, incuranti dell' ordinanza della Capitaneria di porto, hanno pensato bene di ammarare proprio all'interno del porto di Gallipoli il cui specchio acqueo nella mattina della domenica è peraltro interessato da un notevole traffico diportistico.

Nel pomeriggio, invece, l'equipaggio del battello veloce CP "A062" ha proceduto a pattugliare il litorale al fine di scoraggiare la deplorevole abitudine dell' "ormeggio selvaggio sottocosta" e della relativa navigazione a motore nella fascia di mare dei 150 metri dalla costa riservata alla balneazione, elevando 3 verbali per un totale di 990 euro.

Intenso lavoro anche per i militari del distaccamento della Guardia Costiera di Santa Maria di Leuca che, oltre ad elevare 5 verbali per accesso in porto di autovetture non autorizzate e 5 verbali a carico di diportisti sorpresi a navigare coi documenti non in regola e con le visite di sicurezza scadute, per un totale di 1.450 euro hanno elevato due sanzioni amministrative per un totale di 1.312 euro a carico dei titolari di due noti ristoranti di Santa Maria di Leuca le cui celle frigo conservavano pesce privo della documentazione di tracciabilità. A onor del vero il pesce rinvenuto non poteva provenire da molto lontano in quanto presentava la ferita dell'arpione del pescatore subacqueo sportivo che, però, non può rivendere il pesce che riesce a catturare.

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