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Cronaca Scorrano

Traffico di droga: ricercati in Sicilia, scovati nel Salento con passaporti falsi

Due albanesi sfuggiti all'operazione "Cocorito" sono stati rintracciati a Scorrano dal Gico. Erano pronti ad allontanarsi dall'Italia

SCORRANO – Avevano trovato riparo in un bed and breakfast nelle campagne intorno a Scorrano. Godendo di documenti falsi, con ogni probabilità erano ormai prossimi a fuggire dall’Italia. Ma Julian Hoxhaj, alias Juli, 33enne, e Indrit Karafili, detto Endri, 34enne, entrambi albanesi, sono stati bloccati prima che il loro piano andasse in porto.

In Sicilia li stavano cercando fin dal 25 maggio, giorno in cui è scattata una maxi-offensiva della guardia di finanza, in collaborazione con il Scico (servizio centrale investigazioni criminalità organizzata) di Roma contro un agguerrito cartello della droga, un sodalizio formato da catanesi, colombiani e albanesi. Hoxhaj e Karafili, dunque, erano riusciti a scampare alla retata e, fino al pomeriggio del 1° giugno, a rimanere uccel di bosco, raggiungendo il Salento da dove si presume che avrebbero poi fatto rientro in Albania.

Speravano di sfuggire alle responsabilità attribuire loro dagli inquirenti, che contestano l’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ma a fermarli ci hanno pensato i militari del Gruppo operativo antidroga della guardia di finanza di Lecce, che li hanno individuati in un’auto nel centro di Scorrano, proprio in una delle vie principali. E li hanno fermati per un controllo. Uno di loro, in particolare, dal carattere meno freddo, ha manifestato subito una certa agitazione, il che ha indotto i finanzieri ad approfondire le verifiche

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Alla richiesta delle generalità, entrambi hanno esibito passaporti albanesi. Documenti di buona fattura, certo, ma che non hanno affatto ingannato i finanzieri. Convinti che i titoli potessero essere falsi, le "fiamme gialle" hanno proseguito la perquisizione, trovando due carte di identità albanesi con le foto dei soggetti, ma con generalità differenti rispetto ai passaporti.

La certezza che fossero i due ricercati in Sicilia nell’ambito dell’operazione di alcuni giorni addietro della Direzione distrettuale antimafia di Catania, ribattezzata “Cocorito”, i finanzieri del Gico di Lecce l’hanno avuta una volta arrivati in caserma. L’esame delle impronte digitali ha sciolto ogni dubbio residuo: erano Hoxhaj e Karafili. Condotti presso la casa circondariale di Lecce, le indagini non si fermano di certo. Resta ora da capire, infatti, chi siano i loro fiancheggiatori, gli agganci in provincia di Lecce.

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