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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Scrittore americano muore a Porto Cesareo. Suicidio?

Il cadavere di un 54enne originario del Nevada trovato nella villetta al mare sullo Jonio dalla ex compagna, una donna di San Cesario. L'uomo sarebbe dovuto rientrare in mattinata negli Stati Uniti

Il cadavere di uno scrittore statunitense riverso nel letto in una casa di Porto Cesareo. La classica villetta estiva, satura di gas. Il sospetto che sia un suicidio. Depressione? Quante volte questo termine strappato alla medicina ed entrato nel vocabolario comune viene usato per giustificare episodi che affondano le radici in casi di difficile comprensione? La depressione, patologia del secolo, fonte di mille mali. Ma il magistrato vuole vederci chiaro. Ed ha disposto l'autopsia. Sorgono perplessità e interrogativi.

Daryl Maurice Simmons, 54 anni, un lungo viaggio dal Nevada al Salento, dalla terra delle case da gioco di Las Vegas alla tranquillità del tacco d'Italia, un divorzio alle spalle e diverse pubblicazioni, è stato trovato morto ieri mattina dalla sua ex compagna. Nella casa di quest'ultima, nella marina che si affaccia sullo Jonio. Inalazione letale di gas, secondo i primi accertamenti. C'è però il piccolo giallo, che fa da preludio alla morte: una finestra probabilmente forzata. Secondo la primissima ricostruzione, potrebbe essere stato lo stesso cittadino americano l'autore della manomissione all'imposta, per entrare in casa. Il fatto sarebbe accaduto la notte precedente il ritrovamento del suo cadavere, avvenuto da parte della ex compagna dell'uomo, come si diceva (una donna di San Cesario di Lecce) la quale s'è recata in mattinata nella casa, insieme ad un'amica. Nella stanza, delle bombole di gas da cucina aperte e completamente vuote.

Inutile ogni tentativo di soccorso, sia da parte delle due donne, sia del personale del 118, sopraggiunto di lì a poco e che non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Simmons. Ma cosa colpisce di questa vicenda? In primis, il fatto che l'uomo avrebbe dovuto fare rientro il giorno stesso della sua morte per gli Stati Uniti. Biglietto prenotato, sarebbe dovuto partire in mattinata. Una coincidenza singolare, sulla quale gli inquirenti vogliono vederci chiaro.

I carabinieri della stazione di Porto Cesareo, coordinati nelle indagini dalla compagnia di Campi Salentina, stanno cercando di stabilire le dinamiche esatte per comprovare o meno la versione del suicidio. Al momento, si sa che la camera è stata trovata in ordine e che al suo interno non dovrebbe mancare nulla all'appello. Né vi sarebbero segni di violenza o di una colluttazione. La salma, su disposizione del pubblico ministero di turno, è stata trasportata presso la ospedale "Vito Fazzi" Lecce, per gli accertamenti medico-legali, in attesa di essere restituita ai familiari americani.

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