Scuola: flop per commerciali, ragazzi scelgono i licei
Boom iscrizioni per scientifico, linguistico e pedagogico. Sempre meno studenti sognano di diventare ragionieri. In risalita istituto agrario e alberghiero. Pochi a coltivare anche la vena artistica
Redazione
09 settembre 2010 12:19
LECCE - Creme solari, costumi ed ombrelloni sono pronti a ritornare in soffitta, per lasciare il posto a zaini, astucci e diari. Le vacanze estive sono ormai agli sgoccioli ed il conto alla rovescia per l'inizio della scuola è partito già da un po'. Penne e matite nuove, per inaugurare libri e quaderni da grandi. Basta con le immagini colorate accanto al testo, stop con i corredi dei personaggi dei cartoni animati preferiti.
A distanza di soli due mesi dalla fine della scuola media, i ragazzi si preparano a fare un balzo a piedi uniti in un nuovo, emozionante capitolo della loro vita, che avrà inizio, lunedì prossimo, con il sognato, temuto e atteso primo giorno di scuola superiore. Nuove esperienze, nuove conoscenze, nuove responsabilità. Una vera e propria scelta per il futuro, che darà un primo taglio specialistico al percorso formativo di ragazzi poco più che tredicenni.
Ma quali indirizzi prediligono gli studenti d'oggi? Cosa sognano di diventare da grandi? Pensano all'università o programmano di prendere il diploma e immettersi subito nel mondo del lavoro? Per cambiare idea, si sa, c'è sempre tempo, ma è possibile estrapolare una prima tendenza a partire dai dati relativi alle iscrizioni per l'anno scolastico alle porte, raccolti nei vari istituti di scuola superiore di Lecce.
Fare il ragioniere? Non va più di moda.
Calcolatrice alla mano, il lavoro del ragioniere sembra non piacere più ai ragazzi, che fino a qualche anno fa si accalcavano, invece, sui banchi degli istituti commerciali. Sono solo 65, infatti, le domande d'iscrizione ricevute da uno degli storici commerciali della città, mentre 130 quelle raccolte dal suo diretto concorrente. Un totale di 195 studenti per due istituti, quindi, risultato decisamente al di sotto della media, se si considerano i numeri delle altre scuole di diverso indirizzo.
Una generazione di liceali
In crescita esponenziale l'apprezzamento nei confronti dei licei, un tempo per pochi ligi eletti, che hanno registrato iscrizioni da record. In testa il liceo scientifico, con 408 iscritti per il "Banzi Bazoli", che formerà ben quindici prime classi, e 232 per il "De Giorgi", che ne formerà altre otto. Ventitre nuove classi ad indirizzo scientifico, per un totale di 640 ragazzi che hanno scelto di dare un taglio scientifico alla loro formazione. Potenziali matematici, ingegneri, professori o dirigenti, il cui percorso di studi quasi certamente non si fermerà al diploma, ma sfocerà sulla strada dell'Università.
Seconda posizione per l'Istituto Magistrale "Pietro Siciliani" di Lecce, che trasversalmente ai suoi tre indirizzi di liceo linguistico, socio-pedagogico e delle scienze sociali, ha raccolto 285 iscrizioni per le classi prime. A seguire, l'istituto agrario ed alberghiero, con 270 iscritti e gli istituti tecnici, con una media di 260 iscritti ciascuno. Più basse, invece, le cifre per l'istituto industriale, che ha raccolto 171 domande d'iscrizione per le prime classi, ma anche per il liceo artistico, che ne conta solo 136. Poco più di un centinaio,infine, gli iscritti ad uno dei licei classici della città, ma il dato non è completo, a causa dell'irreperibilità dei dati relativi all'altro istituto di medesimo indirizzo.
Numeri che offrono uno spaccato sulla nuova generazione di studenti e delineano una vera e propria tendenza. Le materie scientifiche che vincono su quelle umanistiche, i licei che primeggiano sugli istituti tecnici, con conseguente diminuzione di lavoratori diplomati e aumento di studenti universitari, sempre meno ragazzi che trovano il coraggio di coltivare la propria vena artistica per farne la loro professione. Che la precarietà del mondo del lavoro stia influendo anche sui sogni di ragazzini appena tredicenni che iniziano a muovere i primi passi verso l'età adulta?
A distanza di soli due mesi dalla fine della scuola media, i ragazzi si preparano a fare un balzo a piedi uniti in un nuovo, emozionante capitolo della loro vita, che avrà inizio, lunedì prossimo, con il sognato, temuto e atteso primo giorno di scuola superiore. Nuove esperienze, nuove conoscenze, nuove responsabilità. Una vera e propria scelta per il futuro, che darà un primo taglio specialistico al percorso formativo di ragazzi poco più che tredicenni.
Ma quali indirizzi prediligono gli studenti d'oggi? Cosa sognano di diventare da grandi? Pensano all'università o programmano di prendere il diploma e immettersi subito nel mondo del lavoro? Per cambiare idea, si sa, c'è sempre tempo, ma è possibile estrapolare una prima tendenza a partire dai dati relativi alle iscrizioni per l'anno scolastico alle porte, raccolti nei vari istituti di scuola superiore di Lecce.
Fare il ragioniere? Non va più di moda.
Calcolatrice alla mano, il lavoro del ragioniere sembra non piacere più ai ragazzi, che fino a qualche anno fa si accalcavano, invece, sui banchi degli istituti commerciali. Sono solo 65, infatti, le domande d'iscrizione ricevute da uno degli storici commerciali della città, mentre 130 quelle raccolte dal suo diretto concorrente. Un totale di 195 studenti per due istituti, quindi, risultato decisamente al di sotto della media, se si considerano i numeri delle altre scuole di diverso indirizzo.
Una generazione di liceali
In crescita esponenziale l'apprezzamento nei confronti dei licei, un tempo per pochi ligi eletti, che hanno registrato iscrizioni da record. In testa il liceo scientifico, con 408 iscritti per il "Banzi Bazoli", che formerà ben quindici prime classi, e 232 per il "De Giorgi", che ne formerà altre otto. Ventitre nuove classi ad indirizzo scientifico, per un totale di 640 ragazzi che hanno scelto di dare un taglio scientifico alla loro formazione. Potenziali matematici, ingegneri, professori o dirigenti, il cui percorso di studi quasi certamente non si fermerà al diploma, ma sfocerà sulla strada dell'Università.
Seconda posizione per l'Istituto Magistrale "Pietro Siciliani" di Lecce, che trasversalmente ai suoi tre indirizzi di liceo linguistico, socio-pedagogico e delle scienze sociali, ha raccolto 285 iscrizioni per le classi prime. A seguire, l'istituto agrario ed alberghiero, con 270 iscritti e gli istituti tecnici, con una media di 260 iscritti ciascuno. Più basse, invece, le cifre per l'istituto industriale, che ha raccolto 171 domande d'iscrizione per le prime classi, ma anche per il liceo artistico, che ne conta solo 136. Poco più di un centinaio,infine, gli iscritti ad uno dei licei classici della città, ma il dato non è completo, a causa dell'irreperibilità dei dati relativi all'altro istituto di medesimo indirizzo.
Numeri che offrono uno spaccato sulla nuova generazione di studenti e delineano una vera e propria tendenza. Le materie scientifiche che vincono su quelle umanistiche, i licei che primeggiano sugli istituti tecnici, con conseguente diminuzione di lavoratori diplomati e aumento di studenti universitari, sempre meno ragazzi che trovano il coraggio di coltivare la propria vena artistica per farne la loro professione. Che la precarietà del mondo del lavoro stia influendo anche sui sogni di ragazzini appena tredicenni che iniziano a muovere i primi passi verso l'età adulta?
Redazione
09 settembre 2010 12:19
