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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Leuca / Via Bruno Cantobelli

Scuola di giorno, luogo di bivacco la notte: materna preda continua di vandali

E’ il secondo episodio nel giro di 15 giorni nel IV Circolo: ignoti si sono introdotti nelle aule rovesciando amuchina e sapone. Nessun danno, resta l’inquietudine dei genitori. I dirigenti scolastici: “Il problema è nelle cattive frequentazioni notturne della strada adiacente”

LECCE – Quasi una doppia vita quella vissuta, suo malgrado, dal plesso scolastico VI Circolo "Sigismondo Castromediano": di giorno l’istituto ospita i bambini della scuola materna sul versante posteriore e quelli dell’elementari che entrano dall’ingresso principale; con il calare della notte (complice il buio che piomba sull’adiacente via Romagna) talvolta si trasforma in un tetro luogo di bivacco.

E’ accaduto spesso negli ultimi due anni ed anche la scorsa notte ignoti si sono trasferiti all’interno delle aule per trascorrere il tempo compiendo atti che non hanno neppure la dignità del becero vandalismo: una bottiglia di amuchina versata sul pavimento ed un flacone di sapone bucato in più punti sono stati gli unici danni rilevati. La presenza dei ‘burloni’ è stata confermata da una finestra trovata spalancata dal personale della scuola che, nelle prime ore della mattina, è stato costretto a perdere ulteriore tempo per ripulire completamente le stanze.

IMG_20141121_112952-2Questa volta si è trattato, dunque, di uno scherzo di cattivo gusto. Fine a se stesso. Utile solo ad aumentare il senso d’inquietudine dei genitori che non possono dormire sonni tranquilli immaginando il rischio per la salute dei propri figli derivante da queste incursioni a sorpresa.  I precedenti, come si diceva, non mancano. Appena due settimane addietro, infatti, i ‘soliti ignoti’ si sono introdotti all’interno della scuola materna per trafugare gli spiccioli delle macchinette del caffè. In quella circostanza intervenne anche la polizia scientifica per rilevare le impronte e le tracce lasciate dagli astanti, su denuncia dei dirigenti scolastici. Questa volta non si è fatto neppure in tempo ad avvisare le forze dell’ordine: riassettate le aule, i piccoli hanno ripreso le loro abitudini, ignorando completamente l’ombra del passaggio di qualcuno che ha eletto la loro scuola a dimora notturna.

A nulla sono valse, sinora, le segnalazioni pervenute sia dai dirigenti scolastici che dagli stessi genitori. “Io stessa ho richiesto l’intervento dei vigili urbani per due volte e pure dei carabinieri – racconta Letizia Leggieri, madre di tre fratelli iscritti nella medesima scuola -. La verità è che le forze dell’ordine pattugliano la zona ma possono arrivare fino ad un certo punto”. Perché, come evidenziato anche dalla dirigente scolastica e dal direttore amministrativo, Tiziana Fagiano e Virgilio Fersini, il Comune e l’Istituto scolastico non hanno responsabilità su ciò che accade a luci spente, all’esterno di quella recinsione gialla che costeggia l’edificio.

Se il IV Circolo rappresenta, infatti, un ottimo esempio di didattica (tra i pochi, se non l’unico, ad aver introdotto anche il metodo Montessori), il quartiere urbano lascia a desiderare quanto a frequentazioni. O meglio: la strada che costeggia l’ingresso, la famigerata via Romagna, è senza sbocco e scarsamente illuminata. Così nascosta alla vista dei passanti da permettere a chiunque di abusare di droga e alcool lasciando ovunque i segni del degrado sociale. Ed è così che non sono mancate, negli ultimi due anni, le siringhe abbandonate sul ciglio della strada ed i vetri delle bottiglie sparpagliati sul marciapiede. Talvolta le sedioline dei bambini sono state portate all’interno del giardinetto circostante al fine di rendere più confortevole il soggiorno e quindi abbandonate lì.

IMG_20141121_115004-2Dulcis in fundo, poco distanze da via Cantobello vi è una masseria diroccata, divenuta luogo di ritrovo per stili di vita ‘alternativi’. A nulla è servito murarla perché chi ha voluto ha trovato comunque il modo di servirsene. La complicità della scarsa illuminazione, poi, non aiuta a migliorare le frequentazioni serali della zona.

“Ho già chiesto al Comune di Lecce di installare un sistema di videosorveglianza e di potenziare l’illuminazione pubblica su via Romagna così da scoraggiare i malintenzionati”, spiega la dirigente Fagiano che, consapevole della mancanza di fondi pubblici, sta anche pensando di chiedere una mano ai privati per sponsorizzare interventi di manutenzione. Primo tra tutti l’installazione di un cancello all’ingresso della strada incriminata che funga da deterrente.

“Esisteva anche una delibera comunale che prevedeva la costruzione di questo cancello – fa eco il dirigente amministrativo Leggieri -, ma l’amministrazione non le ha dato seguito per mancanza di soldi. La verità è che abbiamo sempre incrociato la disponibilità del Comune così come quella delle forze dell’ordine, ma non si può pattugliare la zona 24 ore su 24. Il problema è nella locazione dell’edificio che affaccia su questa strada”.

Comunque sia l’inquietudine dei genitori che aleggia come un’ombra sulla scuola è la spia di quanto il disagio sociale si sia spinto fino ai limiti più estremi, assumendo le forme di assurdo ed insensato vandalismo. E l’improbabile convivenza tra degrado sociale e formazione scolastica si legge ovunque: sui muri imbrattati di una scuola che all’interno rivela massimo ordine e cura, sulle sedie abbandonate nel giardino rigoglioso che bisogna pur provvedere a togliere, nello sconforto impresso negli occhi dei genitori e degli stessi dirigenti.

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