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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Salva la "macchia", il Consiglio di Stato boccia villaggio turistico

I giudici amministrativi bocciano il progetto di una società per la realizzazione di una struttura da 800 posti letto in località Specchiulla, ad Otranto. L'impatto incompatibile con le normative di tutela del territorio

OTRANTO – Non ci sarà spazio in località Specchiulla, ad Otranto, per il villaggio turistico da 800 posti letto: il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza pubblicata ieri mattina, ha bocciato il progetto della società Casevacanze s.r.l, salvaguardando l’area caratterizzata dalla presenza di gariga mediterranea”.

Si pone fine così ad una vicenda giudiziaria, che ha avuto inizio dodici anni fa. La società, all’epoca aveva avviato il procedimento, in quanto, nella planimetria del piano urbanistico territoriale tematico, l’area non risultava interessata da ulteriori vincoli specifici; ma la notizia aveva suscitato la disapprovazione della comunità locale e l’intervento della magistratura penale, per la presenza di una rigogliosa macchia mediterranea, la “gariga”, meritevole di protezione, fino alla revoca da parte della giunta regionale della delibera di autorizzazione, dopo un diretto accertamento da parte dell’ufficio tecnico comunale.

La società Casevacanze s.r.l. decideva, quindi, di rivolgersi al Tar Lecce rivendicando il diritto al completamento della procedura avviata. Il Comune di Otranto difendeva le proprie ragioni, affidandosi all’avvocato Pietro Quinto e rilevando l’impossibilità giuridica della localizzazione del progetto turistico in quanto il Putt – tuttora operante sull’intera Regione Puglia – stabiliva e stabilisce che, nelle aree ricoperte da macchia, non siano autorizzabili nuovi insediamenti residenziali e produttivi.

Dopo il rigetto del ricorso da parte del Tar, il contenzioso si trasferiva al Consiglio di Stato, dove la società ha continuato recentemente a sostenere la tesi che non si potesse considerare di impedimento una qualsiasi forma di macchia mediterranea quale vegetazione spontanea.

Con la sentenza depositata ieri mattina, i giudici amministrativi hanno condiviso le argomentazioni dell’avvocato Quinto nell’interesse del Comune di Otranto, stabilendo il merito della tutela della macchia mediterranea, presente in loco: “Appare del tutto evidente – ha affermato il Consiglio di Stato – che l’impatto di un villaggio turistico di 800 posti letto era pienamente incompatibile con le norme poste al governo del territorio”.

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