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Cronaca Guagnano

Sequestrati e legati in casa: rubano soldi e tre quadri

Tre malviventi a volto coperto sono entrati armati in casa di un pittore di Guagnano. Hanno legato 5 persone, lasciando però liberi una donna e due bambini, e si sono fatti consegnare soldi e dipinti

Tre rapine, due in supermercati e l'ultima l'altra intorno alle 22, in casa di un pittore di Guagnano. Che vi sia un collegamento? Il filo logico criminale fra i tre episodi esisterebbe, ne sono convinti i carabinieri della compagnia di Campi Salentina, che hanno raccolto alcuni indizi, raffrontandoli fra loro. Sarebbe dunque una sola la banda che ha agito in questi giorni, fra Leverano e Guagnano, muovendosi con una certa destrezza, ma non senza lasciare tracce abbastanza evidenti del proprio passaggio. L'ultimo episodio, si diceva, in casa di un pittore. In tarda serata tre persone, volto coperto dal classico passamontagna, una di queste armate di una pistola, l'altro di un coltello, sono entrati in casa di un pittore 57enne di Guagnano, Vincent Brunetti, in un momento di sua assenza.

Il pittore ed un suo collaboratore rumeno erano da poco usciti per andare a comprare alcune pizze, quando improvvisamente dentro l'abitazione si sono fiondati i tre malviventi. Nell'abitazione c'erano alcuni ospiti di Brunetti con i loro bambini: una coppia di rumeni con tre figli ed altri due collaboratori di nazionalità marocchina. I tre hanno immobilizzato gli uomini con delle fascette nere di plastica, aspettando il ritorno del padrone di casa. Hanno comunque avuto l'accortezza di non toccare né la donna, né i bambini. La brutta sorpresa di Brunetti e dell'altro rumeno è stata al rientro. I tre "nuovi" ospiti inattesi hanno immobilizzato anche loro, si sono fatti consegnare denaro in contanti (circa 2.300 euro), hanno arraffato anche tre quadri e sono fuggiti. Grazie anche all'aiuto della donna rimasta libera, tutte le persone sequestrate sono poi state liberate in breve tempo, ma i malviventi hanno comunque avuto la possibilità di far perdere le proprie tracce senza far notare quale fosse il mezzo usato per il blitz, né la direzione assunta per la fuga.

I carabinieri giunti sul posto hanno raccolto le deposizioni dei malcapitati, lavorando fino a tarda per unite i vari elementi raccolti. Sono quindi stati effettuati diversi controlli e perquisizioni in di soggetti già noti. E potrebbero esservi degli sviluppi a breve, anche perché evidenti sembrerebbero i collegamenti fra questo episodio e le due rapine perpetrate nel week-end ai danni di supermercati di Leverano e Guagnano. Nella mattina di domenica, infatti, i carabinieri hanno ritrovato nei pressi di San Donaci (comune del brindisino confinante con la provincia di Lecce), sul ciglio di una strada di campagna adiacente al cimitero, il cassetto della cassa asportato durante la rapina al supermercato "Masper" di Guagnano. La segnalazione dell'oggetto ai militari è stato fatta da una donna di passaggio.

Nella notte scorsa, intorno alle 23 circa, invece, a Leverano, località "Donna Porzia", alcuni ignoti, usando probabilmente liquido infiammabile, hanno dato fuco ad una Fiat Uno. Si pensa che sia l'auto utilizzata nella rapina al supermercato "Cral" di Leverano del sabato precedente (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=4873). L'auto era stata rubata a Copertino il 19 ottobre scorso. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco del distaccamento di Veglie. Lo scheletro dell'auto è stato sequestrato dai carabinieri della stazione locale. I militari della compagnia di Campi, che coordinano le indagini, ritengono dunque che vi siano tracce che collegano fra loro i tre episodi, lasciando presagire la mano di un unico gruppo.

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