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Cronaca Collepasso

Rifiuti pericolosi su area per rivendita d'auto e nei campi: sigilli e 2 denunce

I carabinieri del Noe di Lecce hanno eseguito due sequestri, a Collepasso e Corigliano d’Otranto. La prima area è di 10mila metri quadrati e “ospitava”, oltre al rivenditore di veicoli usati, anche un’ingente quantità di rifiuti di ogni tipo. Dal secondo terreno, invece, era stata asportata la vegetazione per farne una discarica di materiale di risulta

COLLEPASSO – Sul terreno e sull’appezzamento, erano stati “allestiti” due bazar dei rifiuti a cielo aperto. Nel primo episodio, un’area di circa10mila metri quadrati, a Collepasso, è finita sotto sequestro preventivo d’urgenza al termine di un controllo ambientale. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, guidati dal maggiore Nicola Candido, hanno infatti effettuato un’ispezione all’interno dei una ditta, specializzata nella rivendita di autovetture usate e pezzi di ricambio, alla periferia del comune del basso Salento.

Sul terreno, era stata avviata un’attività di gestione non autorizzata di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da componenti di veicoli in metallo e in plastica, parti meccaniche, materiale coibentante per automezzi, traversine ferroviarie e pali telefonici in  disuso. E non è tutto. Durante le verifiche, i militari del Noe hanno anche rinvenuto bidoni in ferro di varie dimensioni, parti elettroniche e di computer, ingombranti e mobili vari, pneumatici esausti, insegne di esercizi commerciali e legname.     IMG_20151109_140501-2

Il legale rappresentante della ditta è stato immediatamente segnalato alla Procura della repubblica di Lecce, per gestione non autorizzata di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. Il valore complessivo dei beni ai quali sono stati apposti i sigilli è di circa 50mila euro. Del sequestro è stata informata non soltanto l’autorità giudiziaria, ma anche quella amministrativa per i successivi provvedimenti di competenza.   

A Corigliano d’Otranto, inoltre, i  militari dell’Arma hanno eseguito un altro provvedimento simile: i sigilli sono scattati su un’altra area di circa 200 metri quadrati. Sul l’appezzamento era stato rimosso il terreno esistente, per poi stoccare  rifiuti speciali non pericolosi, soprattutto materiale di risulta. Anche in questo caso,  per il proprietario del terreno agricolo è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.

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