Le pessime abitudini: calamari scongelati in mare e amianto lasciato nel parco
Due interventi delle guardie ttiche zoofile dell'Aeop fra Porto Cesareo e Nardò. Sequestrato prodotto ittico lasciato decongelare nelle acque. E, all'ingreso del parco di Porto Selvaggio, ignoti hanno abbandonato una ventina di lastre in eternit. Sporta denuncia contro ignoti
PORTO CESAREO – La pratica è vietata ma ancora in tanti non se ne avvedono. Eppure esistono specifiche ordinanza sanitarie. Riguarda lo scongelamento di prodotti ittici direttamente in mare.
Le guardie ittiche zoofile dell'Aeop di Nardò, dunque, hanno individuato alcuni calamari che erano stati immersi nelle acque davanti alla battigia in via Riviera di Levante, a Porto Cesareo.
Non è la prima volta che le guardie devono intervenire per questo tipo di fenomeno. La necessità è di scongiurare il consumo di prodotti che, una volta sgelati nel mare, rischiano di contrarre batteri pericolosi per l'uomo. Sul posto sono stati chiamati a intervenire gli uomini della capitaneria di porto, che hanno sequestrato e distrutto i calamari.
A Porto Selvaggio, invece, le guardie sono intervenute su segnalazione di alcuni cittadini che hanno segnalato nel parco la presenza di amianto. Erano una ventina le lastre scaricate proprio alle porte di accesso alla pineta.
Il posto è stato segnalato con nastro ed è stata inoltrata denuncia contro ignoti presso la sezione di polizia giudiziaria ambientale dei municipale di Nardò. Due interventi che si fanno notare soprattutto perché dimostrano pessime abitudini difficili da sradicare dalla mente di molti.
