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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Novoli

Sequestri negli internet point per puntate clandestine

Operazione della Guardia di finanza, che ha sequestrato a Novoli 14 computer utilizzati per la raccolta clandestina di scommesse e tre responsabili sono stati denunziati all'autorità giudiziaria

NOVOLI - La legge non vieta allo scommettitore di entrare in un internet point e puntare sui siti on line autorizzati le varie poste in gioco, dalle corse ai cavalli, alle partite di calcio, al poker e via dicendo. Ma se nei locali dove ci si può collegare alla Rete il titolare non si limita solo a percepire la somma per l'affitto momentaneo dei computer, ma fa da intermediario tra il giocatore e il sito di scommesse, allora rischia grosso, perché la normativa a tal proposito è severissima, come dimostra una sentenza della Cassazione penale dello scorso dicembre proprio su un episodio specifico di scommesse fuori legge, in un internet point, verificatosi in provincia di Lecce.

La Guardia di finanza, da canto suo, ha gli occhi bene aperti su quanto accade con le scommesse clandestine che si mascherano dietro innocui pc nei bar, negli internet caffè e nei centri dove ci si può collegare alla Rete. L'ultima operazione delle Fiamme gialle della compagnia di Gallipoli è di qualche giorno fa. I militari, hanno sequestrato 14 computer utilizzati per la raccolta clandestina di scommesse e tre responsabili sono stati denunziati all'autorità giudiziaria.

Sigilli a 13 pc in un internet point di Novoli, con due persone denunciare, mentre un altro computer sequestrato in un bar di Neviano e denunciato il titolare. Nei locali di Novoli sono stati portati via dai finanzieri anche cinque stampanti, 31 euro, denaro ritenuto provente dell'attività illecita, otto tagliandi di giocata e 100 palinsesti che indicavano gli eventi sportivi e le relative quote di scommessa.

Succede infatti, che coloro che non hanno dimestichezza con le carte di credito, con i computer, con le scommesse on line, pur di giocare si affidano direttamente ai gestori degli internet point, i quali, per conto del cliente puntano, pagano, incassano, ricaricano schede prepagate. Proprio quello che la legge vieta.

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