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Cronaca

Ricavi non dichiarati per 2 milioni. Sigilli ad appartamento a Lecce

La compagnia di Manduria della guardia di finanza ha effettuato un sequestro preventivo ai danni di due imprenditori. Nella loro disponibilità anche un immobile nel centro del capoluogo salentino

LECCE – C’è anche un appartamento nel centro di Lecce tra i beni sequestrati a due imprenditori di Manduria dalla guardia di finanza nell’ambito di un’operazione partita da una verifica fiscale che aveva portato alla scoperta di ricavi non dichiarati per 2 milioni e 46mila euro e a 440 mila euro di Iva evasa.

In quella occasione i due, legali rappresentanti di una società attiva nel settore dei call center e nella locazione di immobili a uso turistico, furono segnalati all’autorità giudiziaria: non avevano infatti presentato alcuna dichiarazione nel periodo che va dal 2013 al 2015.

Nelle scorse ore i militari della compagnia di Manduria hanno effettuato un sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili e di disponibilità finanziarie per un ammontare di 666mila euro. Per l’esecuzione del provvedimento cautelare, disposto dal gip del Tribunale di Taranto Giuseppe Tomassino, i finanzieri si sono recati presso la sede della società, accertando che attraverso il call center veniva assicurato ai clienti l’invio di personale tecnico specializzato in riparazione di elettrodomestici non più coperti da garanzia.

Parte del ricavato delle prestazioni, effettuate senza documentazione fiscale, veniva contabilizzato “parallelamente”. Tali somme erano divise a metà con i tecnici. Il sequestro ha interessato due B&b – una villa di pregio a Campomarino di Maruggio, un appartamento nel centro storico di Manduria - il locale adibito a call center, quattro appartamenti tra cui quello di Lecce e sei appezzamenti di terreno in agro di Maruggio. 

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