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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Campi Salentina / Contrada Zoppo

Travolge militari al posto di blocco. In casa droga, bombe con chiodi e un lingotto d’oro

A bordo della sua moto, un 36enne di Campi Salentina, non ha rispettato l'alt di una pattuglia delle fiamme gialle, investendo due militari. E' stato comunque fermato. Nella perquisizione successiva rinvenute anche 26 tra balestre, catane e pugnali

CAMPI SALENTINA – Alla guida della sua moto, in piena notte nelle campagne di Novoli, non si è fermato all’alt intimatogli da una pattuglia delle fiamme gialle e ha investito due militari. Dapprima ne ha travolto uno, colpendolo agli arti, poi l'altro, rotolato per diversi metri sul manto stradale. Alla fine è stato comunque bloccato.

E' stato lo stesso responsabile - Leonardo Borelli, 36enne di Campi Salentina - ad ammettere ai finanzieri di avere in casa qualcosa di anomalo. Così la perquisizione presso la sua abitazione, in contrada Zoppo, a Campi Salentina, ha portato alla scoperta di un vero e proprio emporio illegale.

L'uomo, impiegato in un canile del posto, è finito in manette all'alba per detenzione abusiva di armi, resistenza a pubblico ufficiale e produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel giardino di sua proprietà, infatti, oltre a 21 piante di marijuana rinvenute nel terreno adiacente all’abitazione, mimetizzate in un vigneto - con tanto di sistema di irrigazione e di videosorveglianza a infrarossi collegato direttamente con la camera da letto -, è saltato fuori un lingotto d’oro da 400 grammi (del valore di circa euro di cui non ha saputo giustificare la provenienza), ma anche banconote in contanti per 900 euro, 300 cartucce di vario calibro, 7 bombe carta con chiodi, 26 tra balestre, pugnali, frecce e lame e 315 semi di canapa, nascosti all'interno di una botola, ricoperta da alcune lastre di metallo.

foto arrestato-2Il sofisticato antifurto, peraltro, era dotato di sensori che segnalavano l'eventuale presenza di ospiti non graditi anche alla minima vibrazione del terreno. Per garantire la sicurezza del suo particolare orto, inoltre, il 36enne si era anche dotato di cani da guardia. Parte di quella sorta di arsenale - alcune armi, comunque, erano state regolarmente denunciate dal 36enne - era custodito in cucina e nel soggiorno di casa.

L’uomo, difeso dagli avvocati Giulio Insalata e Francesco Vergine del foro di Lecce e già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici, è stato condotto nel carcere di Borgo San Nicola. I due militari rimasti contusi nell’investimento ne avranno rispettivamente per una settimana l'uno, e per dieci giorni l'altro. Le indagini, intanto, proseguiranno per fare definitiva chiarezza sul'inquietante rinvenimento. E' prevista per la giornata di lunedì, intanto, l'udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò.

La piantagione di marijuana e l'arsenale

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