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Giovedì, 28 Marzo 2024
Nel rione San Pio

Sotto sequestro beni per circa 600mila euro: sono di un noto pregiudicato leccese

Sigilli a un’abitazione, due autorimesse, un locale, un terreno, un’auto, polizze, rapporti finanziari, fondi e una quota societaria: nel mirino il patrimonio di un detenuto con un arsenale in casa

LECCE – Chili di eroina, un mitragliatore, bombe a mano e un chilo di tritolo: erano solo parte del materiale rinvenuto dalla squadra mobile di Lecce in un’abitazione del rione san Pio, di proprietà di un noto pregiudicato locale, Danilo Ferreri, nel maggio del 2021, ad appena un mese dal suo arresto per il ritrovamento di droga in una vecchia falegnameria.

A distanza di oltre un anno da quelle vicende, il Tribunale di Lecce – sezione Riesame e misure di prevenzione – su proposta congiunta del questore del capoluogo salentino e del procuratore della Repubblica di Lecce, ha emesso un decreto di sequestro preventivo patrimoniale dei beni riconducibili al pregiudicato, finito in manette nell’aprile 2021 per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.

La decisione è maturata sulla valutazione della pericolosità sociale dell’uomo, in base risultanze emerse dalle indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Lecce. La misura di prevenzione patrimoniale è stata eseguita dalla Divisione anticrimine della Questura di Lecce, nella giornata di oggi nel rione S. Pio di Lecce.

Le indagini sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniale del 53enne e del suo nucleo familiare: in particolare, tra i beni sequestrati, del valore complessivo di circa 600 mila euro, vi sono un’abitazione, due autorimesse, un locale, una quota societaria, un terreno, una Fiat, una polizza vita, sei rapporti finanziari e fondi di investimento.

In particolare, la complessa attività info-investigativa ha permesso di ricomporre l’evoluzione del capitale come reimpiego dei proventi derivanti da attività delittuose in operazioni finanziarie dirette all’acquisto, cessione e successivo reinvestimento in titoli ed azioni: di particolare evidenza la sottoscrizione di azioni in società di investimento a capitale variabile (cd. Sicav) anche di diritto lussemburghese e di fondi esteri.

L’attività operativa si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle ricchezze illecite, acquisite e riconducibili direttamente o indirettamente a contesti criminali, agendo così a tutela e salvaguardia dell’interesse economico nazionale.

Ferreri, peraltro già condannato dal gip del Tribunale di Lecce alla pena di anni 4 e mesi 2 di reclusione, un mese dopo il suo arresto, nel corso di un’attività di polizia giudiziaria, veniva ancora indagato per la detenzione di un ingente quantitativo di armi e di droga, fra cui 48 kg di eroina e un kalashnikov Ak 47, rinvenuti dopo una perquisizione domiciliare all’interno di un’abitazione in uso ad un suo familiare.

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