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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Pronto soccorso, Asl si prepara all'assalto estivo: "Ma mancano medici disponibili"

Il direttore generale, Giovanni Gorgoni, ha illustrato i servizi di potenziamento della rete sanitaria di primo intervento. Segnalata la difficoltà a trovare professionisti per contratti che coprano la stagione estiva. Previsti anche tre presidi con moto d'acqua: a San Cataldo, Torre San Giovanni e Alimini

LECCE – Undici postazioni di assistenza turistica a Casalabate, Gallipoli, Specchiulla, San cataldo, San Foca, Santa Maria al Bagno, Sant'Isidoro, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre San Giovanni, Torre Vado e altre tre che prevedono l’impiego di moto d’acqua, a San Cataldo, Torre San Giovanni e Alimini.

Per la stagione estiva la Asl di Lecce potenzia gli strumenti di pronto intervento che si vanno ad aggiungere a quelle ordinarie di 118, sedici con medico (Gallipoli, Maglie, Nardò, Otranto, Poggiardo, Tricase, Copertino, Casarano, Campi Salentina, Gagliando del Capo, Galatina, Lecce 1, Lecce 2, Martano, Scorrano, Ugento) e sette senza (Casarano, Veglie e cinque a Lecce).

Si tratta, ha spiegato il direttore generale della Asl di Lecce, Giovanni Gorgoni - nel corso di una conferenza stampa alla presenza del direttore sanitario, Antonio Sanguedolce e di quello amministrativo Vito Gigante - di una linea del fronte soggetta a integrazioni e modifiche, perché sussistono delle criticità, prima tra tutte la carenza di medici: sono pochi quelli disponibili ad un impiego stagionale e di conseguenza le graduatorie sono corte. Sono gli alti rischi di contenzioso, soprattutto, a scoraggiare i professionisti, sebbene la retribuzione lorda sia quella prevista dal contratto nazionale, pari a circa 3mila euro al mese.

Per affrontare adeguatamente la richiesta di assistenza sanitaria è previsto l’inserimento di 19 medici, 16 infermieri, 8 operatori socio sanitari, un tecnico di radiologia e un autista e per i primi l’azienda intende procedere per chiamata diretta. L’emergenza estiva sta tutta nelle prestazioni di pronto soccorso che aumentano in maniera tangibile mentre, nello stesso periodo, i ricoveri diminuiscono nettamente.

Dati alla mano, il direttore generale ha indicato la condizione di sovraccarico del pronto soccorso di Lecce, seguito per numero di accessi in rapporto alle ore effettive di lavoro del personale da Copertino e Casarano e quindi da Galatina e Gallipoli. Dai numeri emerge in maniera chiara anche l’estrema facilità con cui gli utenti si rivolgono al pronto soccorso: nel 2014, al “Vito Fazzi” di Lecce, solo il 12 per cento sono stati classificati come rossi o gialli, percentuale che sale al 23 per cento per il nosocomio di Galatina. Nei sei pronto soccorso della provincia di Lecce la media di accessi per così dire, necessari, è del 15 per cento. 

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