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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Trento

Case popolari, segnalazioni dal capoluogo e hinterland: edifici ancora senz'acqua

In settimana, in un incontro voluto dal nuovo governo regionale, si è deciso di non procedere a nuove interruzioni del servizio e di lavorare speditamente per soluzioni tecniche che salvaguardino gli inquilini che pagano regolarmente. Ma in alcuni stabili i rubinetti sono ancora a secco

LECCE - In alcuni edifici di edilizia popolare manca ancora l'acqua, come nel caso di un plesso di via Trento, nel rione San Pio, nel quale vivono otto famiglie, ma segnalazioni analoghe arrivano anche da San Cesario di Lecce e da Surbo.

Il servizio, infatti, non è stato ripristinato dopo le ultime interruzioni nonostante nel corso dell'ultima riunione presso la sede leccese della Regione Puglia, tre giorni addietro, sia stato deciso di non sigillare più i contatori, neanche nel caso di persistente morosità.

L'acqua del resto è un bene primario e la sua mancanza diventa un vero e proprio dramma considerate le temperature estive e le necessità di anziani e bambini, soprattutto. Per risolvere una volta per tutte il problema degli inquilini inadempienti, l'unica strada possibile è quella dei contatori singoli ma sono necessarie due condizioni: la disponibilità di fondi e la predisposizione strutturale dell'edificio. Quelli di vecchia costruzione, ad esempio, non lo consentono. 

Il patrimonio immobiliare dell'ex Iacp, oggi Arca Sud Salento, in provincia di Lecce, è di circa 9500 alloggi ma il problema della morosità riguarda solo una parte delle famiglie che ci vivono.  

Antonio Rotundo, consigliere comunale del Pd, ha chiesto all'assessore al Welfare, Salvatore Negro, promotore dell'incotnro del 14 luglio, un intervento immediato: "E' unanime il riconoscimento alla giunta Emiliano per avere bloccato ulteriori tagli indiscriminati dell'acqua disponendo che Aqp debba soprassedere sino a quando le misure concordate al tavolo appositamente ed opportunamente convocato dall'assessore Negro non saranno attuate. Pensavamo che fosse implicita tale sacrosanta misura a tutela delle famiglie, ma al contrario abbiamo avuto segnalazioni che in città e non solo ci sono tuttora fabbricati senz'acqua. Immaginiamo per un attimo come si possa vivere con 40 gradi senza l'acqua. L'invio pressante che rivolgo a Negro è quello di un intervento affinché Aqp ad horas voglia assicurare il servizio idrico anche a quelle famiglie".

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