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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sfruttavano prostitute, in fuga all'estero: catturato

Le donne come "rottami". Constantin Ticu, 23enne rumeno, fratello del leader di un'organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione a Lecce, preso dall'Interpol. Era sfuggito all'arresto

LECCE - Sono scattate un altro paio di manette nell'ambito dell'operazione "Rottami", che nel febbraio 2009 vide finire dietro le sbarre sei cittadini di nazionalità rumena con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Da alcune ore si trova nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, Mladin Constantin Ticu, di 23 anni. Il giovane era stato arrestato nei giorni scorsi a Bucarest, dalla polizia rumena, in stretta collaborazione con Interpol e con la squadra mobile in virtù dell'emissione di un mandato d'arresto europeo.

Nei suoi confronti nel luglio 2009 il gip del Tribunale di Lecce aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare, così come anche per altri suoi otto connazionali accusati degli stessi reati. In un primo momento, nove degli indagati riuscirono a trovare rifugio negli altri paesi europei come Francia, Inghilterra e Romania. Gli agenti della questura, nel corso del tempo, riuscirono ad assicurare alla giustizia tutti i presunti colpevoli. Dopo l'arresto del 23enne, ne manca ormai all'appello soltanto uno.

Per molti di loro, sono già stati emessi verdetti di condanna in primo grado dal tribunale di Lecce. Le indagini partirono nell'estate del 2009, quando Lecce era diventata un punto nevralgico nel commercio del sesso per l'organizzazione. Terreno fertile nel quartiere a ridosso della stazione ferroviaria dove nei mesi più caldi dell'anno confluiva un numero spropositato di giovani rumene, anche minorenni, finite sulla strada. Da lì sono stati avviati accertamenti investigativi. Pedinamenti, intercettazioni per risalire ai presunti componenti dell'organizzazione che operava a livello transnazionale, composta da diversi uomini e anche una donna.

E proprio il rappresentante del gentil sesso avrebbe svolto un doppio ruolo, di prostituta e di "guardiano" delle zone per sedare le continue risse che si scatenavano tra le stesse prostitute per occupare una zona di lavoro e controllare indebite ingerenze. Il reclutamento avveniva con molta semplicità. Il gruppo contattava le giovani - un flusso stimato in una quarantina di unità confluite a Lecce e provincia, ospitate in locali o abitazioni private a Lecce e provincia - facendo leva sullo stato di particolare indigenza in cui gravavano le famiglie.

Le reclute del sesso venivano spesso anche maltrattate minacciate anche con una pistola elettrica, ritrovata nel corso della perquisizione in appartamento di Montecatini, se non si adeguavano nei guadagni e nella sistemazione logistica. Il nome dell'operazione, "Rottami", è particolarmente indicativo. Così erano spregevolmente definite le ragazze che finivano in strada. Mladin Constantin Ticu, in particolare, è il fratello di Gheorge Mladin, già arrestato nel corso dell'operazione madre e ritenuto il leader del sodalizio (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=13040).

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