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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Agraria, strada possibile solo con fondi esterni. E un impegno per almeno 15 anni

Nel corso dell'ultima seduta si è deciso di procedere con il bando per il reclutamento delle nuove cariche di direttore e responsabile di area dell'Isufi. Riaperto il dibattito sul corso di laurea: possibile solo a patto di reperire risorse dall'esterno

LECCE- Un gruppo di lavoro, costituito da componenti del senato accademico e del consiglio di amministrazione, analizzerà i fabbisogni, in termini di personale docente e personale tecnico-amministrativo, dell’Università del Salento. E’ stata questa la prima importante decisione presa ieri nel corso della riunione dei senatori dell’ateneo salentino con l’obiettivo di formulare una proposta di reclutamento (finanziariamente sostenibile innanzitutto) capace di migliorare la qualità della ricerca, dell’offerta formativa e dei servizi offerti agli studenti. Il senato ha anche proposto di dedicare la dovuta attenzione all’analisi delle esigenze formative avanzate dal territorio, come indicato dalle recenti disposizioni dell’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.

Un capitolo a parte è stato dedicato, invece, all’alta scuola di formazione Isufi ed il senato si è avvalso della collaborazione di una rappresentanza degli studenti per discutere il rinnovo delle cariche di direttore e responsabili di area. L’argomento non è nuovo, considerato che già nel corso delle precedenti quattro sedute si era approfondito il discorso sulle finalità della scuola e sulle metodologie seguite, giungendo all’auspicio di una maggiore interazione tra la scuola e i docenti di Unisalento. Il fine rimane quello di assicurare sinergie e scambi di competenze che possano risultare reciprocamente vantaggiosi. E proprio a queste finalità dovranno tendere i programmi di chi parteciperà al bando per la per la raccolta di candidature per le posizioni parte.

In prima linea nel dibattimento del senato anche la possibilità di istituire un corso di laurea in Scienze agrarie, ipotesi ventilata parecchio tempo addietro ed intorno alla quale si è acceso un corposo dibattito massmediatico. I senatori, tuttavia, hanno ritenuto che nell’immediato questa non rappresenti la soluzione migliore in quanto le esigenze attuali di sviluppo nel settore dell’agro-alimentare sono molto diversificate e spaziano in molti ambiti tra cui il marketing, la biodiversità, la trasformazione, la sperimentazione innovativa per nuove filiere e nuovi processi, l’utilizzo di tecnologie innovative e via dicendo. L’ipotesi che al momento appare più ragionevole (oltre che sostenibile) è il rafforzamento o la creazione di nuovi curricula interni a corsi di studio già esistenti nell’area biologica, economica e in quella dell’ingegneria. Tutto ciò al fine di formare laureati di I o di II livello con competenze nel settore dell’agro-alimentare da consolidare poi in percorsi post-lauream, come master di I o di II livello, con i quali verranno sviluppate ulteriori competenze specialistiche di elevato livello.

Si è comunque discusso anche della possibilità di istituire effettivamente il corso di laurea in Scienze Agrarie che, in base alle disposizioni normative vigenti sull’accreditamento dei corsi di studio, richiederebbe il reclutamento di docenti con competenze scientifiche specifiche nel campo dell’agraria, docenti attualmente non presenti nell’ateneo salentino. Esiste un limite però: il ministero concede la possibilità di reclutare docenti con il supporto finanziario da parte di enti e istituzioni esterne all’università, ma obbliga gli stessi ad un impegno di almeno 15 anni. Tradotto operativamente in termini di risorse, ciò significa un impegno tra i 15 e i 20 milioni di euro per un corso triennale e gli 8/10 milioni di euro per un corso di laurea magistrale. Il Senato ha dovuto quindi vincolare ogni progetto ad un'adeguata sostenibilità finanziaria da parte del territorio, considerato che le risorse interne all’ateneo risultano del tutto insufficienti. E chissà che questa premessa non porti ad un dialogo con il progetto di università islamica, di cui si discute da settimane tra mille polemiche: il presidente di Confime, soggetto proponente, ha ribadito 48 ore addietro la volontà di una sinergia con l'istituzione accademica salentina.

In ultima istanza il senato ha espresso parere favorevole all’avvio di una sperimentazione riguardante nuove metodologie didattiche consistenti in attività di e-learning. In particolare sono state approvate delle linee guida che prevedono due diverse sperimentazioni: una è denominata Fablab@education (creazione di ambienti virtuali di apprendimento innovativi) e l’altra riguarda l’attivazione di Mooc (massive online course) o flipped-classroom. Ciascuna sperimentazione prevede il finanziamento di tre progetti distinti per un totale di sei progetti ed un budget complessivo di 300mila euro.

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