LECCE - Erano già murate  per fare in modo che non potessero essere occupate, pronte per essere demolite. E, invece, la realtà di questa mattina si è svolta diversamete. Amara e indicativa dell’emergenza abitativa del momento, che resta tra le piaghe sociali  più maleodoranti.

Gli agenti di polizia municipale di Lecce, infatti, sono intervenuti in uno sgombero, in via Sozy Carafa, invitando un uomo originario e residente a Lecce, ed un secondo individuo di nazionalità bulgara, a lasciare i locali degli edifici di San Pio, nei quali si erano introdotti abusivamente.

I vigili urbani hanno anche allertato il personale della sezione volanti della questura il quale, una volta sopraggiunto, ha provveduto a denunciare a piede libero la coppia di responsabili, che ora dovranno rispondere dell’accusa di danneggiamento e occupazione abusiva di edificio pubblico. I due uomini, peraltro, sono stati colti con un kit da scasso, composto dagli arnesi utilizzati per creare un’enorme fessura tra i mattoni che ostacolavano, in un primo momento, l’accesso all’abitazione.

A fine febbraio, i poliziotti leccesi, intervennero anche in un altro sgombero coatto, sempre in zona, sorprendendo gruppo di cittadini, sia italiani che stranieri, accusati di aver occupato l’edificio che ospitava l’ex Manifattura tabacchi, in via Dalmazio Birago, di proprietà della società “Red srl” . La stessa struttura che due settimane prima, era stata svaligiata da intere famiglie di cittadini bulgari, i quali si erano insediati all’interno, attrezzati di fili per la corrente elettrica, prelevando ingenti quantità di materiale ferroso, poi deferite.