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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Martano

Si appropriò delle Tosap pagate dai commercianti, tre anni e 4 mesi all’ex capo dei vigili

Confermata dalla Corte di Cassazione la sentenza emessa nei riguardi di Costantino Iorio, ritenuto responsabile di un ammanco di circa 4mila euro, al tempo in cui era in servizio a Martano

MARTANO - E’ diventata definitiva la sentenza di condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per peculato e falso emessa nei riguardi dell’ex comandante della polizia municipale di Martano, Costantino Iorio, di 59 anni, accusato di essersi intascato la Tosap (la tassa di occupazione temporanea del suolo pubblico) versata da ambulanti e imprenditori, e di essersi poi disfatto dei bollettari usati per rilasciare le ricevute degli avvenuti pagamenti.

Le accuse hanno retto in tre gradi di giudizio, senza che la pena inflitta per la prima volta il 9 maggio del 2016, e in appello, nel dicembre del 2019, subisse variazioni.

Nei giorni scorsi, la sesta sezione della Corte di Cassazione, alla quale si erano rivolti gli avvocati difensori Carlo Caracuta e Fabrizio Lamanna, ha così confermato il verdetto che vede l’ex capo dei vigili responsabile degli episodi accertati con l’inchiesta condotta dall’allora procuratore aggiunto Antonio De Donno (oggi a capo della Procura di Brindisi), e per i quali il gip Alcide Maritati, a fine agosto del 2013, dispose i domiciliari.

L’ammanco riscontrato dalle indagini fu di circa 4mila euro, ma Iorio ha sempre sostenuto di aver agito correttamente, affermando durante l’interrogatorio di garanzia che circa tremila euro (relativi alla tassa sull’edilizia) si trovassero nell’ufficio, mentre altre somme di piccola entità (provenienti della tassa sul commercio) fossero già state versate.

Qualche mese prima dell’arresto, però, durante la perquisizione presso la sede del comando di piazza Matteotti e in casa del comandante, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Maglie non trovarono traccia di quel denaro.

In quella circostanza Iorio affermò che non custodiva denaro né in ufficio né in nessun altro posto poiché era stato consegnato, insieme ai bollettari, nelle casse dell’Amministrazione attraverso l’ufficio economato. Ma la sua versione risultò priva di riscontri. Solo qualche giorno prima i militari dell’Arma avevano acquisito altre carte presso il Municipio notando la mancanza di alcuni bollettari e, al riguardo, Iorio spiegò che erano stati persi durante il recente trasloco dell’ufficio.

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