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Cronaca

Operazione Paco, si chiude il cerchio: si costituisce il 43enne ricercato

Danilo De Santis Campanella, coinvolto nel blitz anti Sacra Corona unita di lunedì scorso, si è costituito. Ha raggiunto l’istituto penitenziario di Lecce, nella serata di ieri, in compagnia del suo avvocato. I carabinieri, nel corso della settimana, lo hanno cercato da parenti e amici

LECCE - Si è costituito nella serata di ieri, presentandosi in compagnia  del proprio avvocato presso il carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. Danilo De Santis Campanella, il 43enne di Squinzano, uno dei 19 coinvolti nel blitz anti Sacra corona unita denominato “Paco”, ha raggiunto l’istituto penitenziario, dopo quattro giorni di irreperibilità.

Nel corso della settimana, i carabinieri del Nucleo investigativo leccese, che assieme ai colleghi del Reparto operativo e della compagnia di Campi Salentina hanno condotto le indagini, hanno avviato una serie incessante di perquisizioni nelle abitazioni di parenti e persone vicine agli ambienti di Campanella, per cercare di rintracciarlo.

Fino a quando, poche ore addietro, ha bussato alle porte della casa circondariale. L’operazione, così ribattezzata per via del nomignolo affibbiato a uno degli arrestati, ha smantellato il clan De Tommasi- Notaro, operante nella zona del Nord Salento nel “settore” della droga, delle armi, e delle estorsioni. Anche interne al gruppo.

 L’indagine è partita nel mese di settembre del 2012 quando si verificò il tentato omicidio di Luca Greco, in una masseria nelle campagne di Squinzano, a sua volta poi coinvolto in un giro di minacce, gambizzazioni e atti intimidatori.  Al vertice dell’organizzazione, il boss Notaro, finito in manette il primo dicembre, dopo quasi un mese di latitanza: era sfuggito alcune settimane prima, al blitz “Vortice- Deja vu”, condotto sempre dai reparti dell’Arma.

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