rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pullman, stangata: due infrazioni ogni per mezzo. E c'è chi guida per 18 ore

A settembre i controlli in tutta Italia, anche a seguito della tragedia avvenuta in Irpinia. A Lecce fermati a campione diciassette mezzi. Rilevate trentadue contravvenzioni, anche per casi gravi. Dal mancato rispetto dei tempi di guida e riposo alla scarsa manutenzione, troppe le regole infrante

LECCE – C’è quello che preme sull’acceleratore sfidando le regole, quello che viaggia su un mezzo vecchio e con pneumatici consumati e persino il caso limite, che vede l’autista alla conduzione dello stesso mezzo per diciotto ore di fila. Un azzardo, una sfida con la sorte, si potrebbe dire una sorta di roulette russa stradale.

Lo stato di sicurezza dei pullman che ogni giorno solcano le principali arterie salentine è stato messo accuratamente sotto la lente dalla Polstrada leccese. E a giudicare dai dati diramati dal corpo guidato dal vicequestore aggiunto Lucia Tondo, lo spaccato che n’emerge non è per niente confortante: su diciassette mezzi controllati, trentadue infrazioni contestate. Una media di quasi due per pullman. E si tratta sia di veicoli pubblici locali, sia di compagnie private che trasportano spesso anche turisti e che seguono lunghe tratte, da Lecce fino a Benevento, Salerno o Roma, solo per citarne alcune.

Era il 28 luglio quando in Irpinia morirono quaranta passeggeri. Un autobus precipitò in una scarpata, sfondando il divisorio mentre viaggiava su un viadotto dell’A16. Secondo le perizie, il problema sarebbe sorto a causa del malfunzionamento dell’impianto frenante. Una tragedia di proporzioni immani, che ha proposto all’attenzione generale la necessità di verificare quale sia lo stato dell’arte, giacché una manutenzione continua e accurata è il primo, necessario passaggio per garantire standard di sicurezza elevati. Basti pensare a tutte le volte che, anche di recente, un mezzo è andato in panne o addirittura a fuoco (i casi di Lecce, di una scolaresca di Casarano in gita fuori regione, di Martano e di Nardò dopo un incidente).  

E invece, neanche a fronte di una simile disgrazia sembra che lezione sia stata digerita del tutto. Spesso e volentieri si continua a infrangere il codice, insomma, almeno a giudicare da queste cifre, che riguardano controlli eseguiti il 6, il 7 e l’8 settembre. I dati sono stati diramati soltanto oggi, perché l’operazione “Alto impatto”, realizzata mettendo in piedi una task-force, ha operato in tutta Italia e quindi l’elaborazione è stata complessa.

In provincia di Lecce, la polizia stradale ha impiegato quattordici pattuglie, che si sono concentrate due arterie in particolare: la statale 613 per Brindisi, quindi su veicoli in entrata e in uscita dal capoluogo da o per altre città italiane, e la statale 16 che conduce verso Maglie, con verifiche rivolte verso chi trasporta passeggeri nel cuore della penisola salentina.

Ebbene, neanche uno dei diciassette pullman, presi a campione e letteralmente passati al setaccio, è apparso del tutto virtuoso. Le violazioni più ricorrenti: negligenza nella manutenzione, mancato rispetto dei limiti di velocità e, in generale, delle norme che regolano il comportamento da assumere di fronte al codice della strada. E non solo. Spicca, infatti, il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo, per il quale la legge è particolarmente severa.

Insomma, oltre  all’aspetto meccanico, la componente umana è sempre quella principale. La disciplina europea stabilisce che non si possa guidare ininterrottamente per oltre quattro ore e trenta minuti e impone anche una pausa minima di quarantacinque minuti (frazionabile in quindici e trenta minuti) e un periodo massimo di conduzione al volante giornaliera, sancito in nove ore. E invece, la polizia stradale ha rilevato episodi in cui s’è sforato il limite anche in maniera sovrabbondante, con il caso che sfiora l’assurdo di un conducente che ha viaggiato, in buona sostanza, per diciotto ore consecutive.  

I controlli non sono però terminati lì, perché hanno riguardato anche i dispositivi e gli equipaggiamenti di sicurezza a bordo, come estintori e martelli per infrangere i vetri in caso di pericolo. E anche in questo caso, è emersa qualche carenza. Insomma, sono ancora troppe le regole infrante. Di strada, è il caso di dire, ce n'è da fare. E tanta. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pullman, stangata: due infrazioni ogni per mezzo. E c'è chi guida per 18 ore

LeccePrima è in caricamento