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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Melendugno

Sigarette e panini per adescare un 16enne: patteggia tre anni di reclusione

Dopo aver concordato la pena, al 42enne di Borgagne è stata notificata la sospensione dell’ordine di carcerazione: potrà fare richiesta di una misura alternativa al tribunale di Sorveglianza

MELENDUGNO - Ha patteggiato tre anni di reclusione il 42enne di Borgagne (frazione di Melendugno) accusato di aver molestato tre ragazzini, ma probabilmente non li sconterà in carcere.

La scorsa settimana, è stata notificata all’uomo la sospensione dell’ordine di carcerazione, in seguito alla quale potrà fare richiesta al tribunale di Sorveglianza di una misura alternativa, come quella dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Questo, in considerazione del fatto che, in sede di patteggiamento, era stata riconosciuta l’ipotesi meno grave del reato di violenza sessuale.

Furono tre le vittime accertate dall’inchiesta condotta dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini e una di queste, all’epoca dei fatti 16enne, sarebbe stata oggetto più delle altre, delle attenzioni “morbose” del 42enne che mostrandogli affetto e disponibilità riuscì a conquistare la sua fiducia. In particolare, facendogli compagnia nei giorni in cui a causa di una frattura al piede non poteva andare a scuola, oppure offrendogli sigarette e da mangiare in pizzerie e paninoteche. Ma, alla fine, quell’amico più grande avrebbe presentato il conto per ogni singolo gesto: avrebbe portato il ragazzino con l’auto in strade isolate di campagna, nei pressi di Melendugno, per abusare di lui.

L’episodio non sarebbe stato isolato. Il copione si sarebbe ripetuto per diversi giorni (tra maggio e giugno del 2014) e anche per più volte al giorno, con le rassicurazioni finali che “erano cose normali”, “cose di cui non c’era da vergognarsi”.

Il malessere manifestato dal malcapitato però non sfuggì ad alcuni suoi amici che chiesero al sacerdote della parrocchia di intervenire. E quell’intervento si rivelò fondamentale, consentendo al 16enne di uscire dalla quella condizione di plagio e soggezione psicologica. Al resto ci pensò la magistratura che, durante le indagini, risalì ad altre due vittime: un ragazzo di 14 anni e uno di 13 che sarebbero stati molestati in macchina, in due circostanze diverse, nell’ottobre 2013.

Questo è quanto accertò l’inchiesta terminata lo scorso dicembre con la sentenza di patteggiamento a tre anni emessa dal giudice Edoardo D’Ambrosio, rispetto alla quale ora dovrà pronunciarsi il tribunale di Sorveglianza.

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