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Cronaca Maglie

signora della truffa "acquistava" vagonate di mobili

Maglie: quando i carabinieri hanno scoperto il raggiro ai danni di alcune aziende, denunciandola e sequestrandole il mobilio, ha urlato: "Me ne faccio portare altri e anche più belli". Detto, fatto...

La signora Portaluri non esiste. Ma è viva e vegeta una donna diventata maestra della truffa, sì da arredare la sua casa senza spendere un quattrino. I carabinieri della Stazione di Maglie hanno denunciato l'altro ieri la cinquantanovenne casalinga magliese alla magistratura per truffa continuata. Secondo i carabinieri, la donna, sposata e con prole, acquistava telefonicamente gli arredamenti, chiedendone la consegna a domicilio. Sosteneva infatti di non potersi muoversi da casa per motivi di salute. I venditori non battevano ciglio di fronte a cotanta valida giustificazione e portavano la merce a casa della signora.

Ma al momento di dover sborsare i danari la donna accampava scuse, rimandava il pagamento. Una pratica che, stando ai carabinieri, avrebbe indotto in errore tre negozianti. Ai quali però i conti non sono tornati: quando i fattorini di ripresentavano per riscuotere il rimandato pagamento, al domicilio indicato non trovavano la signora Portaluri. Quindi hanno sporto querela. E stamattina davanti all'abitazione della signora che al telefono si presentava come Portaluri non è giunto il fattorino col carico di mobilia, bensì i carabinieri della Stazione guidata dal capitano Azzolini.

I militari hanno perquisito l'abitazione in esecuzione di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, vi hanno trovato: quattro tavolini in legno di cui due montati e con relativo copritavolo in panno e due ancora imballati, cinque vasi ornamentali, due centrotavola in vetro, un portaombrelli in legno, una libreria in legno con cassetti, una vetrina in legno. La signora deteneva anche elettrodomestici di marca "Singer": una macchina per cucire modello 7464, un aspirapolvere modello v809, un aspirapolvere v810, un asciugacapelli modello Diana 1200, un frullatore modello xb982, un ferro da stiro marca modello es108 ed una piastra per capelli modello Taurus. Merce per il valore di 3mila euro. E' stata restituita ai legittimi proprietari.

La donna si è alterata quando i carabinieri hanno perquisito la sua casa, ha ingiuriato e minacciato i militari, comandante della stazione e luogotenente Scarcia compresi, guadagnandosi un altro capo di denuncia. Ha sfidato i carabinieri: "Tanto adesso me ne faccio portare altri più belli". E infatti. Un'ora dopo i militari sono tornati nell'abitazione della casalinga per notificare gli atti e si sono imbattuti in un camion parcheggiato sotto la palazzina raggiunta. Due uomini stavano scaricando mobili dal pesante veicolo, a prima vista più gradevoli di quelli sequestrati alla donna. Il capitano ha chiesto spiegazioni agli scaricatori, ma è spuntata dal portone la signora che, con imprevedibili calma e gentilezza, ha firmato gli atti sporti dai militari. Atteggiamento servito a non destare sospetti agli ignari trasportatori. I carabinieri però, per prevenire un'altra truffa, hanno consigliato ai due lavoratori di rimettere i mobili sul camion.

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