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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Uffici allagati”, Usip scrive a Regione e parlamentari. Questore: “Nessun edificio fatiscente”

Nuova polemica sullo stabile che ospita la questura leccese. L’Unione sindacale italiana poliziotti ne denuncia lo stato strutturale, il numero uno di via Otranto smentisce

LECCE – La pioggia incessante dei giorni scorsi si sarebbe infiltrata nei locali della questura leccese, allagando pianerottoli, scale e uffici. Questa la denuncia di Usip, Unione sindacale italiana poliziotti, a seguito dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Salento una decina di giorni addietro. L’acqua, sempre a detta dei referenti sindacali, sarebbe venuta giù dall’ultimo piano dei locali di viale Otranto, al momento chiuso per dei lavori, infiltrandosi però nei restanti uffici. La segnalazione a firma del segretario generale provinciale dell’organizzazione sindacale, Federico Paiano. Ma subito è giunta la smentita del questore del capoluogo salentino, Andrea Valentino. L’indignazione del sindacato riguarda una presunta incertezza strutturale dell’immobile di viale Otranto.

“La nostra questura risulta ormai obsoleta e inadeguata. Con riferimento alla creazione della nuova questura si rappresenta che nel 2017, alla presenza dell'allora capo della Polizia il prefetto Franco Gabrieli e del sindaco di Lecce Carlo Maria Salvemini, fu firmato in prefettura un protocollo d'intesa con il Comune, a mezzo del quale venne ceduto all'Agenzia del Demanio il terreno su cui costruire lo stabile. Successivamente venne individuata come stazione appaltante la Regione Puglia, con la partecipazione della società collegata alla Regione incaricata della progettazione e della gestione dei lavori, la "Innova Puglia", scrivono. “ Ci risulta altresì che tutte le valutazioni attinenti alla costruzione dell'immobile furono tempestivamente inviate dagli uffici della locale questura al Ministero dell'Interno. Da allora non abbiamo più notizie riguardanti la sua creazione e, col passare del tempo, abbiamo il triste sentore che i relativi lavori abbiano subito una decisiva e incomprensibile battuta d'arresto”, scrivono in una nota dal sindacato, chiedendo contestualmente risposte dai parlamentari salentini e dai funzionari della Regione Puglia, ai quali è stata inoltrata la missiva.

41a41c7b-f6b6-41fd-94a8-f08a68e950c7-2“Nessun edificio fatiscente: -rintuzza il questore leccese – nella lingua italiana, il termine indica qualcosa di prossimo al crollo e da noi non sta crollando proprio nulla”. Il numero uno della Polizia salentina spiega che alcuni disagi sarebbero stati legati ai lavori all’ultimo piano (inagibile dal 2012 e al momento area cantierizzata), peraltro quasi terminati “Gli interventi in fase di ultimazione hanno fatto sì che si creassero detriti responsabili dell’otturazione del pluviale. Non avendo sfogo, l’acqua si sarebbe dunque insinuata nelle canaline dei condizionatori degli uffici sottostanti, allagando tre stanze. “Ma l’immediato intervento della ditta di pulizia e di quella titolare dei lavori in corso ci ha permesso di risolvere la questione nello stesso pomeriggio. Il giorno dopo i poliziotti erano regolarmente nei propri uffici”, ha proseguito Andrea Valentino.

Tornando all’annosa polemica relativa alla costruzione della nuova questura, sulla quale avevamo interpellato il questore anche in un’intervista pubblicata lo scorso primo gennaio, sono giunte ulteriori rassicurazioni: “Nessun ritardo, siamo nei tempi”, ha sottolineato il questore. “Nell’autunno  del 2020 l’ultima riunione in prefettura, nella quale si è stabilita la crono tabella dei lavori. Semmai l’unico ritardo è un fatto tecnico: i terreni sono stati acquisiti nel 2017. Ma oltre al nostro, confiscato alla criminalità organizzata, avevamo bisogno del terreno accanto che doveva essere però oggetto di donazione da parte del Comune. Ma intervenne in quel periodo il commissariamento di Palazzo Carafa e i termini slittarono per rimettere a posto l’intera documentazione”, ha concluso Valentino.

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