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Cronaca Otranto

"Sistema Otranto", solo uno dei 60 imputati chiede di patteggiare

Al momento c’è soltanto una richiesta di rito alternativo. In aula si ritornerà il 26 aprile per la discussione dei magistrati titolari dell’inchiesta denominata "Hydruntiade"e l'inizio delle arringhe della difesa

OTRANTO - Entrerà nel vivo il prossimo 26 aprile, con l’ascolto della procuratrice aggiunta Elsa Valeria Mignone e della sostituta Giorgia Villa, l’udienza preliminare nata dall’inchiesta “Hydruntiade” che vede imputate 60 persone, tra cui gli ex sindaci di Otranto Pierpaolo Cariddi, di 56 anni, e il fratello Luciano, di 54, suo predecessore (dal 2007 al 2017), accusati di aver realizzato un vero e proprio “sistema” di favori per ottenere in cambio appoggi elettorali. 

La data è stata fissata questa mattina dalla giudice Alessandra Sermarini, dopo aver comunicato la decisione di rigettare la questione sollevata dalle difese nella precedente udienza, legata al rischio di nullità dell’atto di fissazione dell’udienza che sarebbe “monco” di alcuni avvertimenti introdotti dalla recente riforma Cartabia.

Il 26 aprile, oltre alle due pm, titolari delle indagini, discuteranno anche i legali delle parti civili, Regione, Provincia e Comune di Otranto - salvo che queste non vengano escluse dal processo, come sollecitato oggi dalle difese degli imputati - e inizieranno le arringhe difensive. Tra i primi, a prendere la parola, saranno gli avvocati Gianluca D’Oria, Alessandro Dellorusso, Viola Messa e Michele Laforgia, che assistono i due fratelli. 

Al momento, al vaglio della giudice c'è solo un'istanza di rito alternativo, quella di Fernando Paiano, 47 anni, di Otranto che, in mattinata, attraverso gli avvocati Ubaldo Macrì e Francesco Bruni, ha chiesto di patteggiare un anno e 8 mesi di reclusione, col beneficio della pena sospesa. Oltre ai due ex primi cittadini, accusati di essere stati al vertice di un'associazione a delinquere responsabile di una serie di illeciti (corruzione elettorale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico, frode in processo penale e depistaggio, concussione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, rivelazione del segreto d’ufficio, nonché di truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea), al banco degli imputati ci sono: Giuseppe Tondo, 59 anni, di Otranto ed Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigenti del comune idruntino; Roberto Aloisio, 50 anni, di Maglie, ingegnere addetto all’ufficio tecnico del Comune; i tre imprenditori Salvatore Giannetta, 63, di Minervino di Lecce, Raffaele De Santis detto Mimmo, 76, di Otranto e Luigi Bleve, 61, di Otranto; Vito Alberto Spedicato, 69, di Castrignano dei Greci, comandante della polizia municipale di Otranto; Marco Maggio, 40, di Cannole, collaboratore dello studio Cariddi, ritenuto prestanome del sindaco.

E ancora: Michele Tenore, 49 anni, di Otranto; Luigi Maggio, 71, ingegnere di Otranto; Roberto De Santis, 64, imprenditore di Maglie; Luigi De Santis, 33, imprenditore di Maglie; Mario Settembre, 60, di Otranto; Michele Settembre, 64, di Otranto; Giuseppe De Matteis, 60, di Otranto; Nicola Christian De Matteis, 27, di Otranto. L’ingegnere Antonio Minosi, 46, di Uggiano La Chiesa; Raffaele Cariddi, 43, di Otranto; Patrizia Preite, 49, di Minervino, maresciallo della Polizia Locale di Otranto; Emanuele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Daniele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Mattia Trotto, 32, di Otranto; Alberto Trotto, 63, di Otranto; Massimo Peluso, 57, di Otranto; Santa Vincenza Cetra, 79, di Otranto; Pompeo Peluso, 81, di Otranto; Maria Lucia Peluso, 52, di Maglie; Francesco Pucci, 57, di Otranto; Lidia Cursano, 86, di Otranto; l’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri, 72, di Muro Leccese; Alessandro Ottini, 43, di Otranto; Laura Falconieri 48, di Otranto; Antonio Falconieri, 42, di Otranto; Emilio Falconieri, 53, di Otranto; Maria Falconieri, 55, di Scorrano; Iolanda Belmonte, 62, di Borgagne; Raffaele De Cicco, 67, di Otranto; Fernando Cariddi, 59, di Minervino; Michele Giovinazzi, 38, di Otranto. l’avvocato Mauro Finocchito, 61, di Otranto; Antonio Stefanelli, 60, di Otranto; Cataldo Russo, 57, di Otranto;  Mercedes Turgi prosperi Desersconforti, 47, di Otranto; Mariano Cosimo Merico, 66, di Uggiano La Chiesa; Fatjon Xhezairaj, 41, di Otranto; Daniele Merico, 43, di Otranto; Luigi Marti, 43, di Spongano; Francesco Marrocco, 56, di Otranto; Antonio Ricchiuto, 41, di Giurdignano; Stefano Papadia, 42, di Otranto; Patrizia Ricci, 60, di Otranto; Antonio Cappelli, 42 anni di Tricase; Roberto Cappelli, 41enne di Lecce; Marina Bello, 66 anni di Otranto; Roberto Andrea Ippati, 46 anni di Poggiardo.

Sono state riunite oggi inoltre le posizioni di altre due persone, che erano state stralciate per motivi tecnici: Salvatore Mitello, 56 anni, di Giurdignano, e il commerciante Stefano Cariddi, 50, di Otranto.

Completano il pool della difesa, gli avvocati: Amilcare Tana, Luigi Covella, Luigi, Arcangelo e Alberto Corvaglia, Roberto Eustachio Sisto, Pietro e Antonio Quinto, Antonio Costantini, Sergio Schito, Silvio Verri, Luigi e Roberto Rella, Rocco Vincenti, Giuseppe Fornari, Salvatore Corrado, Corrado Sammarruco, Donato Mellone, Stefano De Francesco, Davide Ciriolo, Francesca Coppi, Giovanni Montagna, Maurizio My, Carlo Viva, Giovanni Bellisario, Ubaldo Macrì, Antonio Nicolani, Antonio Cerfeda, Luigi Sindaco, Luca Laterza, Luca Bruni, Pietro Viola, Vincenzo Di Gioia, Giuseppe Negro, Vito Nicola De Pietro, Flavia Casciaro, Iuri Chironi; Roberto Ricchiuto.
 

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