rotate-mobile
Cronaca Otranto

“Sistema Cariddi”, chiusa l’inchiesta: sono sessanta gli indagati

Arrivano al capolinea le indagini sull’operazione “Hydruntiade” che il 12 settembre scorso sfociò nell’arresto dell’allora sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi e del fratello Luciano, suo predecessore

OTRANTO - Arriva al capolinea l’inchiesta “Hydruntiade” che il 12 settembre scorso sfociò nell’arresto, tra gli altri, dell’allora sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, di 56 anni, e del fratello Luciano, di 54, suo predecessore (dal 2007 al 2017), con l’accusa di aver realizzato un vero e proprio “sistema” di favori per ottenere in cambio appoggi elettorali.

Da 57 è salito a 60 il numero degli indagati contenuto nell’avviso di conclusione firmato dalla procuratrice aggiunta Elsa Valeria Mignone e dalla sostituta Giorgia Villa.

Oltre ai fratelli (che dal giorno del blitz non hanno mai lasciato il carcere di Borgo San Nicola), il reato di associazione a delinquere finalizzata al compimento di vari reati contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica e contro l’amministrazione della giustizia, è contestato anche ad altre otto persone. Stiamo parlando di: Giuseppe Tondo, 59, di Otranto ed Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigenti del comune idruntino; Roberto Aloisio, 50 anni, di Maglie, ingegnere addetto all’ufficio tecnico del Comune; i tre imprenditori Salvatore Giannetta, 63, di Minervino di Lecce, Raffaele De Santis detto Mimmo, 76, di Otranto e Luigi Bleve, 61, di Otranto; Vito Alberto Spedicato, 69, di Castrignano dei Greci, comandante della polizia municipale di Otranto; Marco Maggio, 40, di Cannole, collaboratore dello studio Cariddi, ritenuto prestanome del sindaco.

Questi, secondo l’accusa, avrebbero fatto parte del gruppetto capeggiato dai Cariddi  che avrebbe commesso una serie di illeciti: corruzione elettorale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico, frode in processo penale e depistaggio, concussione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, rivelazione del segreto d’ufficio, nonché di truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea.

L’atto è stato spedito anche a: Michele Tenore, 49 anni, di Otranto;  Luigi Maggio, 71, ingegnere di Otranto; Roberto De Santis, 64, imprenditore di Maglie; Luigi De Santis, 33, imprenditore di Maglie; Mario Settembre, 60, di Otranto; Michele Settembre, 64, di Otranto; Giuseppe De Matteis, 60, di Otranto; Nicola Cristian De Matteis, 27, di Otranto. L’ingegnere Antonio Minosi, 46, di Uggiano La Chiesa; Raffaele Cariddi, 43, di Otranto; il commerciante Stefano Cariddi, 50, di Otranto; Patrizia Preite, 49, di Minervino, maresciallo della Polizia Locale di Otranto; Emanuele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Daniele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Salvatore Mitello, 56, di Giurdignano; Mattia Trotto, 32, di Otranto; Alberto Trotto, 63, di Otranto; Massimo Peluso, 57, di Otranto; Santa Vincenza Cetra, 79, di Otranto; Pompeo Peluso, 81, di Otranto; Maria Lucia Peluso, 52, di Maglie; Francesco Pucci, 57, di Otranto; Lidia Cursano, 86, di Otranto; l’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri, 72, di Muro Leccese; Alessandro Ottini, 43, di Otranto; Laura Falconieri 48, di Otranto; Antonio Falconieri, 42, di Otranto; Emilio Falconieri, 53, di Otranto; Maria Falconieri, 55, di Scorrano; Iolanda Belmonte, 62, di Borgagne; Raffaele De Cicco, 67, di Otranto; Fernando Cariddi, 59, di Minervino; Michele Giovinazzi, 38, di Otranto. l’avvocato Mauro Finocchito, 61, di Otranto; Antonio Stefanelli, 60, di Otranto; Cataldo Russo, 57, di Otranto; Ferando Paiano, 47, di Otranto; Mercedes Turgi prosperi Desersconforti, 47, di Otranto; Mariano Cosimo Merico, 66, di Uggiano La Chiesa; Fatjon Xhezairaj, 41, di Otranto; Daniele Merico, 43, di Otranto; Luigi Marti, 43, di Spongano; Francesco Marrocco, 56, di Otranto; Antonio Ricchiuto, 41, di Giurdignano; Stefano Papadia, 42, di Otranto; Patrizia Ricci, 60, di Otranto; Antonio Cappelli, 42 anni di Tricase; Roberto Cappelli, 41enne di Lecce; Marina Bello, 66 anni di Otranto; Roberto Andrea Ippati, 46 anni di Poggiardo.

Ora che l’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato agli indagati, questi avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o produrre memorie attraverso i loro legali.

Fanno parte della difesa, gli avvocati:  Gianluca D’Oria, Alessandro Dellorusso, Viola Messa, Michele Laforgia, Luigi Covella, Luigi, Arcangelo e Alberto Corvaglia, Roberto Eustachio Sisto, Pietro e Antonio Quinto, Antonio Costantini, Sergio Schito, Silvio Verri, Luigi e Roberto Rella, Rocco Vincenti, Amilcare Tana, Giuseppe Fornari, Salvatore Corrado, Corrado Sammarruco, Donato Mellone, Stefano De Francesco, Davide Ciriolo, Francesca Coppi, Giovanni Montagna, Maurizio My, Carlo Viva, Giovanni Bellisario, Ubaldo Macrì, Antonio Nicolani, Antonio Cerfeda, Luigi Sindaco, Luca Laterza, Luca Bruni, Pietro Viola, Vincenzo Di Gioia, Giuseppe Negro, Vito Nicola De Pietro, Flavia Casciaro, Iuri Chironi; Roberto Ricchiuto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Sistema Cariddi”, chiusa l’inchiesta: sono sessanta gli indagati

LeccePrima è in caricamento