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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Smacco alle prostitute, sequestrati 11 appartamenti

Blitz nella "piccola Amsterdam" del centro di Lecce, dove dagli agenti della squadra mobile sono tornati dopo aprile per sequestrare altre abitazioni. Arrestato il proprietario, il trans "Silvana"

Due milioni di euro. Questo il valore degli 11 appartamenti, tutti nel centro storico leccese, sequestrati questo pomeriggio dagli agenti della squadra mobile di Lecce. Il proprietario, il transessuale Giuseppe Calabrese, 41 anni, noto come Silvana, è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'ordine di carcerazione è stato emesso dal gip del Tribunale di Lecce Maurizio Saso su richiesta del sostituto procuratore Patrizia Ciccarese. L'operazione, denominata "Passaparola 2", è il secondo filone dell'indagine avviata nel luglio del 2006, che nell'aprile scorso ha portato all'emanazione di sei ordinanze di custodia cautelare a carico di soggetti coinvolti a vario titolo nell'attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=1127). Tra questi anche Fabrizio Elia, anche lui transessuale, noto come "Amanda", e anche lui proprietario di numerosi immobili sequestrati.

Otto degli appartamenti sottoposti a sequestro questo pomeriggio, erano affittati a cittadine extracomunitarie provenienti dall'America latina, ecuadoregne, colombiane e dominicane, si trovano in una zona ben circoscritta del centro storico di Lecce, compresa tra Via Vico del Sole, Via Argenteris e Via Piccinni. Una zona trasformata di fatto in un vero e proprio quartiere "a luci rosse" controllato dal Calabrese. Gli altri tre appartamenti si trovano in Via De Dominicis, in Via Zimbalo (San Pio) ed in Via Bellinzona (zona Galateo). Durante l'apposizione dei sigilli gli uomini della Sezione Buocostume, è stata riscontrata la presenza di più di sessanta cittadine straniere, la maggior parte delle quali risultate residenti a Genova.

Le donne si avvicendavano negli appartamenti quasi ogni quindici giorni, secondo la regola del "passaparola", al fine di non insospettire gli operatori di polizia e di continuare indisturbate a a svolgere la propria attività in altre località d'Italia. Molte di loro, durante gli interrogatori, oltre a confermare di esercitare la prostituzione, per ottenere la disponibilità delle abitazioni versavano al trans dai 150 ai 300 euro al mese. In cinque degli immobili sottoposti a sequestro sono state rintracciate inoltre quattro cittadine straniere ed una Lecce, già note agli agenti.

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