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Cronaca

Sorpresi dal proprietario nel tentativo di rubare, tornano in libertà

Il gip ha convalidato l'arresto senza applicare alcuna misura. Entrambi sono senza dimora e non possono scontare i domiciliari

LECCE – Sono comparsi dinanzi al gip, per l’udienza di convalida, i due arrestati dalla polizia in flagranza per un tentato furto aggravato all’interno di un laboratorio di torrefazione nel quartiere Leuca. In manette sono finiti una donna di 52 anni, Brunella Durazzano, e un 40enne, Samri Abdlhadi, entrambi senza fissa dimora, sorpresi dal proprietario del magazzino.

La donna ha raccontato di aver seguito l’amico nel magazzino (la cui porta era aperta) senza alcuna intenzione di rubare, e di essere stata aggredita dal proprietario appena entrata. Il 40enne di essere entrato per cercare un posto per dormire. Anche lui ha confermato che non era loro intenzione rubare, altrimenti ci sarebbe andato di notte. La porta era semichiusa, ed è stata forzata con l’uso di un coltellino, che l’arrestato ha detto di avere sempre con sé perché vive per strada. Inoltre, che il magazzino aveva l’aspetto di una casa abbandonata, perfetta per trovarvi riparo e dormire.

Il gip ha convalidato l'arresto in flagranza per il reato di tentato furto aggravato dalla violenza sulle cose (l'effrazione della serratura per entrare nel laboratorio), ma ha rigettato la richiesta di applicare misure cautelari, nonostante i precedenti dei due arrestati. Il reato contestato, infatti, il tentato furto aggravato, prevede una pena massima di quattro anni di reclusione, inferiore a quella prevista dal codice perché possa essere applicata la misura della custodia in carcere. Le condizioni degli indagati, entrambi senza fissa dimora, non consentono di stabilire un’abitazione presso la quale possano essere eseguiti gli arresti domiciliari. Da qui il rigetto della richiesta di applicare misure cautelari, entrambi hanno quindi lasciato il carcere.

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