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Cronaca

Sotto l'albero di Natale ai leccesi toccherà il filobus

A Lecce gli ispettori dell'Ustif, l'ufficio del ministero delle Infrastrutture. Che sullo stato dei lavori relazionano: "L'opera è a buon punto ed entro la fine dell'anno i filobus pronti a viaggiare"

Sotto l'albero di Natale i leccesi troveranno il filobus. Con 12 mezzi alimentati a energia elettrica (ma anche a gasolio) che attraverseranno in lungo e largo la città su tre distinte linee, un'opera definita ciclopica per un borgo antico come Lecce, la cui realizzazione è costata qualcosa come 23 milioni di euro, denaro finanziato con fondi ministeriali ed europei. Il progetto potrà ritenersi concluso sono alla fine dell'anno, portandosi dietro sei mesi di ritardo sulla consegna dei lavori (era stata prevista entro la primavera) e uno strascico di polemiche. Si ricorderà quanto la politica locale abbia utilizzato il filobus molto prima del suo varo su strada durante le amministrative dello scorso anno, con i favorevoli (centro destra) da un parte e i contrari (centro sinistra) dall'altra. Ma ormai il progetto volge al termine e come questa mattina hanno affermato i quattro ispettori dell'Ustif, giunti a Lecce per la sesta volta con lo scopo di verificare lo stato dei lavori (l'Ustif è l'ufficio del ministero delle Infrastrutture il cui compito è controllare periodicamente l'esecuzione dei lavori sui progetti per la mobilità urbana finanziati dall'Europa e mirati all'abbattimento dell'inquinamento nelle città), se tutto procederà senza intoppi entro la fine dell'anno il capoluogo salentino avtà finalmente la sua metropolitana di superficie.

A dire il vero, la conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo Carafa direttamente dai tecnici inviati dal ministero delle Infrastrutture, è stata di fatto una risposta politica da parte dell'assessore al Traffico Giuseppe Ripa al suo avversario politico Antonio Rotundo, capogruppo all'opposizione del Pd, il quale nei giorni scorsi aveva lamentato preoccupato lo slittamento della consegna dei lavori sull'opera. Così Ripa si è chiesto: "Quale migliore risposta possiamo dare ai nostri detrattori, e per conoscenza alla stampa, se non quella che giunge direttamente per bocca degli ispettori del ministero?" I quali, diciamo subito, si sono detti soddisfatti, prevedendo i filobus per strada alla fine dell'anno. Ermanno Magri, uno degli ispettori giunti a Lecce da Roma, ha tenuto a dire: "Abbiamo accertato che le linee 2 e 3 (sono i filobus che rispettivamente attraverseranno la città nel centro e giungeranno fino alle porte di Monteroni, polo universitario) sono state terminate; inoltre la sostituzione dei pali che sostengono i cavi della linea 1 (dalla rotatoria di piazza Bastioni lungo i tutti i viali, Foscolo, Rossini, fino alla rotatoria di viale Gallipoli, nei pressi della Questura) è la soluzione ottimale. Gli ultimi tasselli restano il corso di formazione per i 24 autisti, di cui si occuperà l'Atm di Milano, e la sottostazione per l'officina e il ricovero dei filobus, che è già a buon punto (la struttura si trova alle spalle dell'ex Foro Boario, in via Sidoti). Riteniamo plausibile che tutto questo possa avvenire entro la fine dell'anno".

L'intoppo che avrebbe frenato i lavori è stata la decisione da parte dell'amministrazione comunale su sollecitazione dell'opposizione ma non solo, di sostituire circa 100 pali, predisposti lungo i viali, con strutture più piccole e pensate per ad accogliere anche l'illuminazione pubblica. "Un ottimo ripensamento - hanno detto gli ispettori del ministero, dato che il ridotto si presenta esteticamente più piacevole e soprattutto più funzionale". Intanto a giorni giungeranno a Lecce altri sei mezzi, che insieme ai sei filobus fermi in garage, formeranno la "flotta" dei filobus della metropolitana di superficie. Tutto il resto è ancora da vedere.

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