Lanciano pick-up rubato sul bancomat: il mezzo si spegne e la banda fugge su un’Audi
Ladri, intorno alle 3 e mezzo, hanno tentato un furto ai danni della filiale Unicredit di Carmiano. Il colpo è fallito
CARMIANO – Provano a sfondare lo sportello bancomat della filiale Unicredit di Carmiano: il furto fallisce a caua di un guasto e i malviventi si dileguano abbandonando il mezzo sul posto. E’ accaduto poco prima delle 4, in piazza Assunta, dove i ladri hanno lanciato un pick-up Mitsubishi Pajero contro due vetrate dell’istituto di credito. Quest’ultimo, peraltro, ha sede nello stesso stabile che ospita anche gli uffici comunali.
Il veicolo era stato rubato poco prima da una strada di Copertino. Nonostante lo sforzo profuso, però, i ladri si sono ritrovati davanti a un imprevisto che ha mandato all’aria i loro piani: il mezzo si è infatti fermato, e ha costretto la banda a desistere. I ladri hanno dovuto abbandonare in fretta il pick-up sul luogo, per poi montare a bordo di un’Audi A6 di colore nero condotta dai complici.
E’ quanto hanno immortalato le videocamere di sorveglianza installate all’esterno della banca: immagini che ora sono al vaglio dei carabinieri della stazione locale, sopraggiunti assieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina e alle guardie giurate di un istituto di vigilanza. Gli uomini dell’Arma sono sulle tracce della banda, probabilmente autrice di altri colpi analoghi messi a segno in provincia nel corso delle ultime settimane.
Una settimana addietro, per citare l’ultimo in ordine di tempo, i malviventi hanno pianificato un assalto all’ufficio postale di Galugnano, la frazione di San Donato di Lecce, demolendo una parete col braccio di una pala meccanica. Copione identico 48 ore prima, sempre con un pesante mezzo usato nell’edilizia, anche a Marittima: qui, i componenti di una banda specializzata hanno perpetrato un altro furto con spaccata presso la filiale Unicredit del borgo: hanno festeggiato il loro "successo" con un bottino di circa 65mila euro.
