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Cronaca Surano

Cavi d’acciaio a mezz’aria, chiodi e fuoco sulla statale. Nuovo assalto al Mercatone Uno, danni anche ad auto dei carabinieri

A bordo di un’Alfa 147 rubata a Soleto, in cinque hanno messo a segno una spaccata ai danni del centro commerciale di Surano, colpito la settimana scorsa. Hanno bloccato i due sensi di marcia con diversi ostacoli: quattro veicoli hanno forato, rischiando di uscire fuori strada. Ma la cassaforte era vuota

SURANO –Ciò che resta è una scena bellica. I locali del centro commerciale “Mercatone Uno” di Surano, sulla strada statale 275, sono stati letteralmente devastati.  Lungo l’arteria che da Maglie conduce a Santa Maria di Leuca tracce di bruciature, pneumatici dati alle fiamme, barre chiodate e mezzi danneggiati tra cui quello dei carabinieri. Un’azione studiata con chirurgica precisione. Evidentemente da professionisti. E nonostante il piano quasi militaresco, la spaccata di questa notte ha fruttato alla banda dell’Alfa un bottino pari a zero euro.

Intorno alle tre e mezzo di questa notte cinque individui,  tutti con il volto travisato, hanno sfondato un’intera parete del locale che ospita il centro commerciale, nel quale appena una settimana addietro due malviventi avevano provato ad accedere: si sospetta si tratti degli stessi, alle prese con un sopralluogo prima dell’azione di questa notte. Accessi bloccati, chiodi sparsi sull’asfalto e cavi d’acciaio tesi a mezz’aria in due punti distinti della strada. Quattro veicoli ed altrettanti conducenti, tra cui un camion, hanno forato rischiando di uscire fuori carreggiata. Tra i malcapitati, anche i carabinieri della stazione di Spongano, a bordo della Fiat Punto dell’Arma: sono finiti contro uno dei tiranti metallici, tesi dalla banda, e si sono ritrovati con il veicolo danneggiato. Soltanto la circostanza favorevole ha fatto in modo che militari e automobilisti non abbiano riportato conseguenze gravi.

Sono giunti nell’area recintata a bordo di un’Alfa 147 di colore grigio, rubata a Soleto lo scorso 7 ottobre. Si sono impossessati di una motopala, parcheggiata in un cantiere dell’altro lato della statale, per poi utilizzarla come ariete, lanciata ripetutamente contro il muro del capannone, accanto alla porta di ingresso principale.

Lastre e calcinacci sono venuti giù, pezzo dopo pezzo, e la banda ha avuto accesso al corridoio in cui è custodita la cassaforte: vuota. Sono fuggiti, tra le sirene dell’antifurto che squillava incessantemente. Le videocamere, collegate con un istituto di vigilanza, li hanno immortalati tutti e cinque. Ma ad attirare l’attenzione degli inquirenti, più di ogni altro aspetto, la modalità con cui è stato messo a segno il colpo. La statale 275 è stata bloccata in due punti, a Montesano in direzione sud, e quattro chilometri circa a nord rispetto al centro commerciale: sono stati utilizzati pneumatici per appiccare due incendi, di cui vi sono ancora le tracce sul manto stradale.

Sul posto, oltre ai militari di Spongano, anche i colleghi della compagnia di Maglie, guidata dal capitano Luigi Scalingi, di Tricase, al comando del capitano Simone Clemente, e della sezione investigazioni scientifiche, coordinati dal luogotenente Vito Angelelli. Gli inquirenti stanno comparando gli indizi già a disposizione dal tentato furto della settimana scorsa, nel quale i due responsabili sono fuggiti a mani vuote, dopo aver praticato un foro sulla parete posteriore del “Mercatone Uno”. Le modalità della spaccata di questa notte presenta diverse analogie con quella pianificata a fine marzo, ai danni dell’altro centro commerciale, il “Leclerc” di Cavallino. Anche in quell’occasione, la banda, di professionisti, seminò barre chiodate lungo la via, e posizionò mattoni e pietre per ostruire il passaggio agli automobilisti.

I locali devastati dalla "Banda dell'Alfa"

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