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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Spaccate" seriali ai danni di bar e distributori, condannato uno degli autori

Quattro anni e quattro mesi per uno dei presunti componenti della banda. Otto mesi per gli altri due imputati per ricettazione

LECCE – Tre condanne per i presunti componenti della banda specializzata in furti con “spaccata”: ora con mazze, ora con i veicoli lanciati come arieti. Quattro anni e quattro mesi la pena inflitta nel giudizio abbreviato per Daniel Tudorache, 35enne romeno; otto mesi per Luigi Pedio, 41enne leccese; e Alina Angelica Drondu, 32enne d’origine rumena. I tre sono stati assolti dall’accusa di associazione a delinquere e condannati per ricettazione. Al solo Tudorache è stato riconosciuto anche il furto aggravato. La sentenza è stata emessa dal gup Cinzia Vergine.

Figura principale quella di Tudorache, un vero e proprio incubo per le attività commerciali, in particolare bar e, fra questi, soprattutto quelli delle aree di servizio, di solito in zone periferiche o a ridosso di larghe strade sulle quali era più facile sfuggire a eventuali inseguimenti.

Otto i colpi contestati, tutti datati 2014. Il 29 settembre, toccò a un’area carburanti Ip di Lecce: saracinesca divelta grazie a un’auto usata come ariete, e via con la macchina cambia soldi. Ai due “soci in affari” sono attribuiti anche un paio di furti nel bar della stazione di rifornimento “Buccarella” di Veglie, datati 16 e 26 settembre, dove furono sottratte le slot machine, caricate a bordo dell’auto. Nella stessa notte del 26, sempre a Veglie, a loro è accollato anche il furto all’area di servizio Eni. Vi è poi un colpo alla Total Erg di Poggiardo, con mazza ferrata per sfondare la vetrata (ma riuscirono a portare via solo 50 euro dal registratore di cassa) del 16 ottobre. Ancora: la Esso della Tangenziale Est di Lecce (30 ottobre). Il 12 settembre, quindi, capatina a Palagiano (Taranto) per rubare nel bar dell’area Esso. Il 14 novembre, poi, un cambio di programma: non più aree di servizio, ma il bar “Blu Sky” di Lecce, su viale Ugo Foscolo, in una zona piuttosto centrale. Il furto fallì grazie all’antifurto.

Più marginale la posizione di Alina Angelica Drondu e Luigi Pedio. Gli inquirenti sono riusciti a provare un solo caso di ricettazione. Ovvero, i due avrebbero ricevuto o acquistato da Tudorache ed Enea biglietti delle lotterie istantanee “gratta e vinci” rubati presso un’area di servizio. Avrebbero poi posto all’incasso i biglietti per riscuotere i premi.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberto Rella e Silvio Caroli.

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