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Cronaca Squinzano

Spari contro l’abitazione di una coppia: l’indagato ottiene i domiciliari

Ha negato ogni addebito il 31enne accusato dell’episodio avvenuto a Casalabate (marina di Squinzano) lo scorso 29 ottobre. Il giudice l’ha mandato a casa, ma col braccialetto elettronico

CASALABATE (Squinzano) – Ha ottenuto i domiciliari con braccialetto elettronico Bajram Bajrusi, croato di 31 anni residente a Casalabate (marina di Squinzano), accusato di aver esploso quattro colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di una coppia di concittadini, e di aver sfondato il cancello con un’autovettura.

Questo all’esito dell’interrogatorio di convalida del fermo svoltosi in mattinata nei riguardi dell’indagato finito in carcere due giorni fa e che, alla presenza dell’avvocato difensore Raffaele Benfatto, ha risposto alle domande del giudice Sergio Tosi, negando ogni addebito.  

Stando alle accuse, tutto sarebbe partito da una lite con una delle vittime, per motivi legati al loro immobile e in seguito alla quale Bajrusi sarebbe tornato sul posto con una Fiat 600 rossa, per poi premere il grilletto contro il coniuge che in quel momento era in giardino.

Ma il 31enne ha negato questa circostanza, fornendo una versione differente di quanto accaduto lo scorso 29 ottobre: quel giorno avrebbe incontrato la coppia per discutere di un prestito legato alla demolizione di un’auto, ma a causa del suo ritardo all’appuntamento sarebbe stato aggredito; costretto a scappare via, nella fuga avrebbe compiuto una manovra azzardata urtando così il cancello.

Secondo la difesa, ci sono diverse incongruenze e anomalie nel racconto delle vittime come quella di aver chiamato le forze dell’ordine solo quattro ore dopo l’aggressione e il mancato ritrovamento di bossoli sia nel giardino che nella vettura lasciata da Bajrusi nelle vicinanze.

Saranno le indagini del pubblico ministero Stefania Mininni con i carabinieri della stazione di Squinzano a stabilire come siano andate realmente le cose.

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