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Cronaca

Speronò l'auto dei poliziotti e fu trovato con quasi 11 chili di eroina: patteggia 5 anni

Emessa la sentenza nei riguardi di Raffaele Capoccia, il 33enne leccese che lo scorso 3 giugno cercò di sottrarsi a un controllo stradale e nella fuga finì contro un mezzo della squadra mobile. Addosso aveva anche una pistola rubata

LECCE - Ha patteggiato cinque anni di reclusione per la detenzione di quasi undici chili di eroina, una pistola e sei cartucce trovati, lo scorso 3 giugno, dagli agenti della squadra mobile di Lecce che riuscirono a bloccarlo mentre viaggiava alla guida di una Ford Kuga. Ha chiuso così il suo conto con la giustizia Raffaele Capoccia, 33enne leccese, che, questa mattina, attraverso gli avvocati difensori Salvatore Rollo e Giulio Bray, è riuscito a concordare la pena col giudice Alcide Maritati.

Non fu semplice quel pomeriggio, per i poliziotti che gli intimarono l’alt sulla statale 613 che collega Brindisi a Lecce, all’altezza dello svincolo per Surbo e Trepuzzi, riuscire a fermarlo. Il 33enne avrebbe finto di rispettare l’obbligo di arrestare la marcia, ma poi dopo un primo rallentamento, avrebbe ingranato la marcia nel tentativo di dileguarsi arrivando anche a collidere per due volte contro un altro mezzo della polizia.

La fuga però terminò dopo alcune centinaia di metri e furono così presto chiarite le ragioni che la determinarono: in un vano del cruscotto c’erano quattro involucri in cellophane sottovuoto contenenti ciascuno due pani di eroina, per complessivi 4 chili e 321 grammi. Non solo. Addosso gli fu trovata una pistola a tamburo Ruger 375 Magnum, risultata rubata nel 2015, con denuncia sporta dal proprietario presso una stazione dei carabinieri in provincia di Torino, più sei cartucce dello stesso calibro. Al termine degli accertamenti, furono sequestrati complessivamente 10 chili 863 grammi di eroina, un bilancino di precisione e materiale ritenuto idoneo al confezionamento delle dosi. Nel procedimento aperto nei suoi riguardi, erano contestate anche le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni ai danni di due agenti che, a causa dell'incidente provocato dall'imputato, riportarono ferite giudicate dai sanitari guaribili in dieci giorni.

Per Capoccia scattò l’arresto e non era certo la prima volta. Solo cinque mesi addietro, i carabinieri della sezione radiomobile del capoluogo, lo trovarono in possesso di due dosi di cocaina per 2,60 grammi, quindici di hashish per 73,9 grammi, due involucri contenenti marijuana per 10 grammi, materiale per il confezionamento e 2.400 euro in contanti.

Dallo scorso agosto, il 33enne si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

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