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Cronaca

Spiragli nella "crisi" Omfesa. Le banche potrebbero concedere il credito

Monte dei Paschi di Siena di è reso disponibile ad adottare una delibera per riaprire la trattativa con gli istituti bancari interessati. La Prefettura è intervenuta nei confronti di Trenitalia, la principale commessa dell'azienda

 

LECCE - Si apre uno spiraglio nella crisi che ha colpito l'azienda metalmeccanica Omfesa e, di riflesso, i suoi operai divisi tra chi non percepisce quattro mensilità di stipendio e chi, invece, vive di cassa integrazione in deroga.

Dopo la protesta eclatante di Gianfranco che ha sfogato la sua disperazione incatenandosi davanti al Tribunale di Lecce e l'interessamento alla vicenda anche della Procura della Repubblica che sta vagliando l'esistenza di ipotesi di reato, la vertenza ritorna sul tavolo della Prefettura.

Lì dove si era fermata perchè l'sos lanciato da Omfesa alle banche, era stato raccolto solo da due istituti di credito sui cinque contattati. Mentre le tre banche stanno ancora valutando l'opportunità dell'accesso al credito e relative garanzie, una svolta positiva potrebbe verificarsi già nelle prossime settimane grazie al Monte dei Paschi di Siena che ha confermato il proprio impegno nei confronti dell'azienda.

La notizia è stata resa nota dalla stessa Prefettura di Lecce: "La banca, nel prossimo mese di settembre, adotterà una delibera che, rivedendo parzialmente alcuni aspetti del proprio rapporto di factoring con l'azienda, dovrebbe consentire agli istituti bancari che hanno dato la propria disponibilità a sostenere finanziariamente la società, di superare le criticità che avevano determinato lo stallo della trattativa".

L'incontro conclusivo con le suddette banche verrà convocato, quindi, non appena verrà adottata la delibera. A quel punto non resterà che rispondere si o no, dando una risposta definitiva alle problematiche di liquidità sollevate dell'azienda salentina.

Sul fronte del mancato pagamento degli stipendi, il pressing operato dai sindacati ha fatto sì che la Prefettura intervenisse nei confronti della principale commessa aziendale, Trenitalia al fine di una soluzione positiva della controversia con l'azienda. Omfesa rivendica, infatti, crediti pregressi che le consentirebbero di fronteggiare immediatamente la crisi.

 

Intanto, la vicepresidente della Provincia di Lecce, Simona Manca lancia una nuova sollecitazione. Stavolta l’invito è rivolto a Trenitalia, chiamata a mettere a disposizione almeno una parte delle somme vantate dalla Omfesa e consentire di sbloccare la situazione.  

“Considerato che a quanto pare la situazione che riguarda le banche non è del tutto sbloccata e che ci sono ancora nodi che non si potrà sciogliere prima di settembre - spiega la Manca - è auspicabile a questo punto che l’intoppo venga superato direttamente da Trenitalia. Sarebbe opportuno infatti che quest’ultima girasse direttamente ai dipendenti senza stipendio da qualche mese, una parte delle somme che Omfesa vanta nei suoi confronti”.

“L’attesa drammatica degli operai e l’incertezza che non accenna a finire, potrebbero essere fronteggiate quindi con un atto di sensibilità di Trenitalia, che è soggetto importante e interessato della questione e che - conclude - può a questo punto giocare un ruolo decisivo per l’esistenza ed il futuro prossimo di Omfesa. In attesa, ovviamente, che il problema generale della liquidità venga risolto quanto prima”. 

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