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Cronaca

Stabilimenti aperti fino al 18, Assobalneari non ci sta

Il presidente dell'associazione che raggruppa alcuni esponenti della categoria la disposizione regionale lede la libertà di impresa e non è utile per la destagionalizzazione dei flussi turistici

LECCE - La Regione Puglia ha disposto che gli stabilimenti balneari restino aperti fino al 18 settembre. Una disposizione che se da un lato offre un punto di riferimento certo alla filiera turistica - nella costruzione dei pacchetti turistici e nelle scelte dei vacanzieri settembrini è importante sapere se si può fare affidamento ai servizi in spiaggia -, dall'altra ha creato malumori e opposizioni in alcuni dei gestori di lidi.

Tra questi, il presidente Assobalneari Salento, Mauro Della Valle: "Tale decisione è stata assunta unilateralmente dalla Regione Puglia, senza alcuna convocazione dell'associazione di categoria da me rappresentata. L'imposizione di una data certa mal si concilia con la libertà imprenditoriale; ogni imprenditore dovrebbe essere libero di decidere quando chiudere la propria struttura".
Secondo il rappresentante dei balneari, sono varie le circostanze che potrebbero indurre ad una chiusura anticipata oppure ad una deroga.

"Si pensi, a titolo di puro esempio, a quelli stabilimenti che anche quest'anno sono stati colpiti da gravi fenomeni di erosione e che hanno perso file e file di ombrelloni, prima posizionati su arenile oramai mangiato dal mare. Si pensi, ancora, agli stabilimenti che, a causa di particolari posizioni geografiche, non sono inseriti in zone turistiche e che si vedono costretti a tenere aperto il loro lido, con conseguenti costi di gestione, in un periodo in cui è già iniziata la scuola, le persone lavorano ed il mare è oramai un ricordo lontano".

Secondo l'ordinanza in questione "le strutture balneari sono tenute ad assicurare l'apertura dal terzo sabato di maggio alla terza domenica di settembre. Nei periodi di apertura obbligatoria devono funzionare, presso le strutture, i servizi di salvataggio, secondo gli orari e le modalità indicati dalla capitaneria di porto competente per territorio". Se lo scopo della disposizione regionale, prosegue Della Valle, è quello di anticipare e prolungare la stagione estiva, allora non basta.

"E' necessaria una politica di programmazione turistica e di marketing del territorio che è del tutto assente nella nostra Regione, visto che nulla è stato fatto sino ad ora in tale proposito (si pensi ai trasporti che continuano a vedere il Salento sempre più isolato dal resto del mondo e ad una Regione Puglia che assiste a tali scippi senza battere ciglio). Difficile, ancora, parlare di destagionalizzazione ove si consideri il nuovo Piano delle coste varato dalla Regione Puglia che rappresenta la fine del turismo visto che ammazza ogni possibilità di efficiente, oculata ed intelligente gestione del territorio costiero, essendo ricco di inutili censure ed assurdi divieti".

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