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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Stalking al fratello sfociato nel sangue, l’arrestato tace dinanzi alla giudice

Si è svolto in mattinata l’interrogatorio di garanzia nei riguardi di Fabio Marzo, il 55enne leccese finito in carcere con l’accusa di aver tormentato il familiare al punto di mandarlo in ospedale. Si è avvalso della facoltà di non rispondere

LECCE - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Fabio Marzo, il 55enne leccese finito in carcere ieri con l’accusa di stalking nei riguardi del fratello. E’ rimasto quindi a bocca chiusa durante l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto in mattinata dinanzi alla giudice Cinzia Vergine che ha firmato il suo arresto, su richiesta del pubblico ministero Alessandro Prontera.

Sono numerose le condotte vessatorie finite nell’inchiesta avviata in seguito alle denunce sporte dal familiare, l’ultima delle quali risale a lunedì scorso, quando Marzo sarebbe arrivato a ferire il malcapitato con un coltello, in piazzetta Girolamo Congedo, nel rione San Lazzaro. Il suo odio, partito per controversie legate all’eredità, sarebbe montato negli ultimi tempi per questioni di gelosia dovuta alla relazione sentimentale della sua ex fidanzata col fratello.

Tra i vari episodi di cui l’uomo si sarebbe reso responsabile, anche in presenza della madre e nei confronti della stessa, c’è quello dell’8 settembre 2020, quando in preda a un eccesso di ira si sarebbe scagliato contro la porta di ingresso dell’abitazione del malcapitato colpendola con calci e pugni e proferendo ingiurie e minacce.

Il 17 agosto 2021, invece, avrebbe scaraventato una lavatrice contro il portoncino blindato dell’abitazione del “nemico”, proferendo anche in questo caso minacce e brandendo un coltello; il giorno dopo, sarebbe riuscito a sfondare il portoncino d’ingresso e a fare irruzione in casa, armato di coltello, sfasciando suppellettili e mobili. A seguire, l’11 ottobre, presso il negozio della madre, dove si trovava anche il fratello, avrebbe prima minacciato la donna, poi colpito con un pugno in testa quest’ultimo, minacciandolo di morte con un coltello; il 30 novembre, sempre nel negozio, Marzo, su tutte le furie, avrebbe annunciato che avrebbe ucciso il fratello prima di Natale; il 2 dicembre, si sarebbe introdotto dalla finestra, ancora una volta, in casa della vittima, e mentre la cercava con una torcia, avrebbe pronunciato minacce e ingiurie

Non è la prima volta che Marzo si presenta davanti a un giudice. E’ già in corso l’udienza preliminare dinanzi al gup Sergio Tosi, nell’ambito di un procedimento analogo (sempre ai danni del fratello e anche della madre), durante la quale è stata disposta, su sollecitazione dell’avvocato difensore Fulvio Pedone, una perizia psichiatrica.

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