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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Statale 275, lente della Procura sul finanziamenti da 600mila euro

Indagati i vertici e i componenti dell'epoca dell’ex Consorzio per lo sviluppo industriale e dei servizi reali alle imprese di Lecce e della Pro.Sal. Una vicenda che affonda le radici nel tempo

LECCE – Sono trascorsi oltre vent’anni, ma il progetto per i lavori di adeguamento e ammodernamento della strada statale 275 è rimasto solo e unicamente sulla carta. Nel mezzo, un mare di contenziosi giudiziari, proposte, variazioni e un fiume di soldi sui cui due Procure, quella di Roma e di Lecce, vogliono fare chiarezza.

Sono quattro, infatti, i nomi iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Elsa Valeria Mignone nell’ambito di un’inchiesta che vedi indagati ex vertici e componenti dell’ex Consorzio per lo sviluppo industriale e dei servizi reali alle imprese di Lecce (ex Sisri, oggi Asi) e della Pro.Sal (Progettazioni Salentine, una società di servizi costituita nel 1988). Si tratta, in particolare, di Rosa Campa, 68enne legale rappresentante della Prosal; l’ex direttore generale dell’Asi (dal giugno 2008 al settembre 2001) Paola Tana, 49 anni leccese; Antonio Fitto (già sindaco di Maglie), in qualità di ex vice presidente (attualmente è segretario) dell’Asi e Carmine Caputo, 55enne, componente del Consiglio d’amministrazione dell’Asi.

Al centro dell’inchiesta i circa 600mila euro che la Prosal avrebbe, secondo l’ipotesi accusatoria (in un’inchiesta le cui presunte responsabilità sono ancora tutte da accertare), percepito in maniera illecita grazie alla complicità degli amministratori dell’Area per lo sviluppo industriale, che si sarebbero limitati a passarle all’Anas senza alcuna verifica.

Per comprendere meglio la vicenda bisogna fare un passo indietro nel tempo. Il 27 dicembre 1994, l’ex Sisri (come detto oggi Asi) delibera l'affidamento diretto alla società Pro.Sal. dell'incarico di predisporre il progetto di massima e quello esecutivo. Nel febbraio del 2002 il commissario straordinario del Consorzio Sisri delibera l’affidamento diretto della progettazione dei medesimi lavori in base alla convenzione sottoscritta tra l'Anas e il Consorzio.

Su questo primo aspetto di una vicenda a dir poco complessa e controversa, si è già pronunciata l'Autorità nazionale anticorruzione, che in un dossier di oltre sessanta pagine ha evidenziato che nelle fasi di programmazione e aggiudicazione dei lavori di adeguamento e ammodernamento della strada statale 275 ci sono stati ripetuti "comportamenti non conformi" alle leggi imputabili agli attori pubblici interessati”. In particolare, sottolinea l’Anac, l’incarico era troppo costoso per legittimare una trattativa privata e per non violare la legge quadro in materia di lavori pubblici all’epoca vigente.

Oltre a questo aspetto, gli inquirenti vogliono stabilire se vi siano stati illeciti nel compenso che Anas ha corrisposto al Consorzio (che avrebbe poi pagato la Prosal) per una sorta di studio di fattibilità (tra indagini, ispezioni e rilievi di varia natura). Quell’importo non avrebbe dovuto superare l’1,5 per cento dell’intero progetto, ma la cifra versata avrebbe già raggiunto l’1,8 per cento, con una maggiorazione di circa 600mila euro. Da qui l’ipotesi di truffa. Bisognerà inoltre capire se tutta la vicenda non sia già caduto il velo di un oblio chiamato prescrizione. 

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