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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Statale 275, operai verso Roma. Ma Anas avvisa: "No a false aspettative"

La società: "Mai comunicato date di avvio dei lavori e tempi di esecuzione, procedimento di annullamento ancora in corso"

LECCE – I lavoratori sono sulle spine. Anas anche. E probabilmente molti altri attori in questa vicenda che ne annovera tanti.

E’ una battaglia che si gioca sulla strada infuocata dell’ampliamento della 275. E in una nota che ha il sapore dell’avviso preventivo, la società autostradale assume in queste ore una posizione ufficiale, di petto. Non casuale, perché gli operai, come ampiamente annunciato, sempre nelle stesse ore, sono in partenza per Roma.

“In merito al progetto di ammodernamento ed adeguamento lungo l’itinerario Maglie – Santa Maria di Leuca – si legge nel comunicato -, Anas, che opera nel rispetto delle indicazioni del Consiglio di Stato e delle risultanze dell’istruttoria avviata dall’Anac, rende noto che il procedimento di annullamento dell’aggiudicazione è ancora in corso”.

L’Anac, Autorità anticorruzione, come ben risaputo, a settembre ha sentenziato che sull’opera, negli anni, ci sono state irregolarità imputabili a più passaggi e soggetti, anche istituzionali. E ora è tutto sostanzialmente fermo.

“Comunque in nessun caso – aggiunge la nota, ed è forse uno dei passaggi basilari - è possibile ipotizzare l’avvio dei cantieri entro la fine del 2016”. La postilla conclusiva: “Anas precisa inoltre che, proprio a causa del procedimento ancora aperto, non ha mai comunicato date di avvio lavori e tempi di realizzazione dell’opera e chiunque abbia creato false aspettative se ne assume la responsabilità”.

Gli operai, nel frattempo, sono in partenza. Sotto l’egida del “comitato indipendente Pro 275”, in 150, sui pullman, raggiungeranno la Capitale al mattino per far sentire la loro voce. Sono i lavoratori del gruppo Leadri, di Cocemer, di Palstrade, di Ssp (che fanno riferimento ad Ati Matarrese e Coedisal scarl, gruppo quarto classificato nella gara, ma le cui ragioni sono state accolte nel 2014 con una sentenza del Consiglio di Stato, fino a rappresentare un punto di svolta nella faccenda).

Tutto ruota attorno, come detto, alla recente attività ispettiva di Raffaele Cantone e del sui staff, che hanno bocciato praticamente tutto e tutti, sostenendo come  il progetto possa non essere più attuale a distanza di tanti anni dalla sua redazione originaria e demandando a governo e Anas la responsabilità di una via d’uscita.

A Roma gli operai, lo spettro dei licenziamenti sulle spalle, consegneranno una lettera che sintetizza il loro punto di vista. Speravano che il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio avrebbe nominato a breve un commissario ad acta, come accaduto per il Mise a Venezia e per l’Expo a Milano. Credevano che le parole ripetute anche a Lecce dal premier Matteo Renzi, durante il suo tour per la riforma costituzionale, avrebbero avuto un seguito rapido: “Rispettiamo la magistratura, ma noi andiamo avanti con i lavori”. Ora, sentendosi profondamente delusi, hanno deciso lasciare i picchetti sulla strada e di affrontare de visu Anas. 

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