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Cronaca

Trentasei dei 100 ex oss della Asl in protesta: contratti in scadenza, ma senza proroga

Affiancati dal sindacato Usb proclamano lo stato di agitazione: ricollocati in Sanità Service dal 2021, come ausiliari pulitori, il 31 luglio rischiano di restare senza un lavoro

LECCE – Un presidio, ad opera di una piccola delegazione di lavoratori, è già attivo da questa mattina all’ingresso del Dea. Un vero e proprio sit-in di protesta è stato inoltre organizzato per la mattinata di domani davanti alla sede della direzione generale della Asl di Lecce, alla presenza dei sindacalisti di Usb.

I lavoratori ex oss dell’Azienda sanitaria, poi assorbiti da Sanità Service e coi contratti in scadenza, hanno proclamato lo stato di agitazione. Si tratta di un centinaio di ex oss, lasciati a casa nel mese di aprile dello scorso anno e ricollocati nella società in house con mansioni ausiliarie, da addetti alle pulizie in primis. Per 36 di quei cento, però, il contratto è in scadenza il prossimo 31 luglio e il rischio, questione di ore, è quello di restare senza un posto di lavoro.

A oggi, 27 luglio, nessuna informazione sulla proroga richiesta nei tavoli che si sono svolti nei giorni scorsi. “Non c’è evidentemente la volontà di prorogare quei contratti”, tuonano dall’organizzazione sindacale che appoggia la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici e, alle 10 di domani, sfilerà al loro fianco.

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